Nasce Enòyka, per unire le eccellenze enogastronomiche dei Reali Siti

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Superare la diffidenza che caratterizza inspiegabilmente i produttori vitivinicoli della zona dei Cinque Reali Siti, proponendo un unico brand da far conoscere nel resto dell’Italia e all’estero. Sarà questo l’obiettivo della neonata associazione culturale no profit denominata “Enoyka – Cultura e promozione del Gusto”, la quale punta ad aggregare attorno ad un unico riferimento, il maggior numero possibile di operatori del settore, ma anche semplici appassionati, per affrontare insieme le sfide del mercato globalizzato. Il progetto nasce dall’intuizione di quattro amici di Orta Nova, tutti coinvolti a vario titolo nel mondo del vino e della ristorazione. Si tratta di Vittorio Feola, Gianni Moriglia, Luigi Zappatore e Lucia Torchiarella, rispettivamente tesoriere, segretario organizzativo, presidente e vicepresidente. Sulla scorta delle esperienze che i quattro hanno consolidato mediante le loro singole aziende private, hanno deciso di costruire un contenitore per associare e successivamente promuovere i sapori caratteristici (cibi e bevande) del comprensorio dei Cinque Reali Siti e di tutta la Capitanata. “Questa nuova associazione – ci spiega Gianni Moriglia, somelier e segretario organizzativo di Enoyka – punta soprattutto ad aggregare le tante eccellenze che ci sono sul territorio, con un occhio di riguardo per il comparto della produzione di vini di qualità. Oggi, oltre alla qualità del prodotto, è importante saper fare gruppo e saper promuovere un movimento piuttosto che un singolo imprenditore. Nel frattempo – continua Moriglia – stiamo preparando già i primi eventi da presentare alla cittadinanza in qualità di associazione. Come esordio ufficiale, abbiamo pensato di organizzare I calici sotto le stelle, nella splendida cornice riqualificata del nuovo Largo Ex Gesuitico. Il format che proporremo rimarcherà quello dei Calici del Borgo Antico che, da alcuni anni a questa parte, sta avendo molto successo a Cerignola. Anche noi proveremo ad allestire degli stand per l’assaggio dei vini dei produttori locali, con l’associazione che avrà il compito di fare da collante tra i singoli imprenditori”. Sono tante le opere in cantiere per la nuova associazione, nata soltanto lo scorso 7 aprile, ma che già ha riscosso i primi apprezzamenti da parte dei cittadini e del mondo dell’informazione locale. “Poiché ci siamo costituiti da pochi giorni – ci spiega il presidente, Luigi Zappatore, imprenditore e assaggiatore Onav – non abbiamo ancora un pacchetto di affiliazioni ben definito, ma naturalmente stiamo puntando a farci conoscere e ad aggregare il maggior numero di soggetti. Enoyka non sarà soltanto promozione del gusto e dei sapori. Punteremo a formare una cultura identitaria della Capitanata intera, partendo dalle peculiarità del nostro territorio. Di fatti, quando si sente parlare di Puglia, nelle altre zona d’Italia si fa riferimento esclusivamente ai prodotti del Salento, ignorando totalmente quanto di buono contraddistingue l’alto Tavoliere, dove soprattutto nella produzione dei vini si è giunti a degli standard qualitativi veramente di alto livello. Esalteremo, dunque, in particolar modo, i vitigni autoctoni che caratterizzano la produzione delle nostre cantine, come ad esempio il Nero di Troia e il Bombino, senza tralasciare tutto il settore dell’agroalimentare, all’interno del quale possiamo dire la nostra attraverso La Bella di Cerignola per le qualità olivicole e attraverso tante altre colture ben radicate nella nostra zona”. Partendo da queste peculiarità e dai rapporti lavorativi che i consiglieri fondatori hanno stretto durante i loro percorsi professionali, si proverà a far giungere il simbolo di Enoyka (ma soprattutto quello della Capitanata e dei Cinque Reali Siti) negli stand delle kermesse più importanti a livello nazionale, dove ogni anno si espongono prodotti enogastronomici e non solo. I contatti con Vinitaly, ad esempio, sono avviati e dunque il futuro fa già ben sperare. “Il nostro sogno – conclude Zappatore – è quello di unire in un unico cordone tirante tutti gli imprenditori di Capitanata, a partire da quelli agricoli fino a finire alla filiera commerciale. La nostra terra non ha nulla da invidiare ad altre zone della Puglia, piuttosto che ad altre Regioni italiane. Quello che ci manca è la collaborazione. Per questo, vogliamo provare ad invertire la rotta”.

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