Come ogni anno, in occasione dell’ultimo venerdì del mese di Aprile, la compagnia di Lavello (PZ) partirà dal centro lucano per dirigersi verso il Santuario della Madonna dell’Incoronata e prendere parte alle celebrazioni in programma sabato 30 nei pressi della Basilica. Come da tradizione pluricentenaria, un gruppo nutrito di persone (all’incirca mille fedeli) parteciperà per la lunga traversata rigorosamente a piedi, durante la quale i devoti della compagnia passeranno per parecchi comuni della Provincia di Foggia, da Borgo Libertà a Stornarella, da Orta Nova a Carapelle. A metà strada troveranno la gradita accoglienza della Pro Loco di Orta Nova. Infatti, anche quest’anno, l’associazione locale si prenderà cura dei pellegrini che sosteranno nel centro dei Cinque Reali Siti, fino alle 3 di notte, prima di ripartire alla volta del Borgo. Alle ore 16, in via Stornarella ci sarà l’ingresso in città della processione e si procederà alla stretta di mano tra i due primi cittadini, di Orta Nova e di Lavello. Successivamente, il corteo festante raccolto in preghiera si dirigerà alla volta della Parrocchia della B.V.M dell’Altomare, dove si terrà una celebrazione solenne, alla fine della quale è previsto un momento di convivialità. Dopo tanti anni di assenza, da poco la Pro Loco ha deciso di riproporre una tradizione antica, che risale a quando gli stessi cittadini ortesi mettevano a disposizione le loro case per far alloggiare i devoti lavellesi. I volontari, in collaborazione con le Gadit e con la Misericordia, predisporranno nei pressi di Via D’Angiò, dei bagni chimici e delle docce a disposizione dei pellegrini. Inoltre sarà attivato un servizio di vigilanza dei mezzi agricoli adornati con tendaggi e merletti, per rendere omaggio alla Vergine Maria. I bambini delle scuole locali provvederanno a rendere più scenica la traversata, con il lancio dei petali di rosa al passaggio dei caratteristici carri. Saranno all’incirca 15 i tesserati della Pro Loco che profonderanno le loro energie per la buona riuscita di un evento che intendono riproporre anche per i prossimi anni. All’interno del servizio d’ordine saranno coinvolti alcuni studenti degli Istituti locali, ai quali sarà data la possibilità di spendere le ore previste per l’alternanza scuola – lavoro. Una tradizione rinnovata, salvaguardata da un evento giunto alla terza edizione, che quest’anno ha avuto il patrocinio del Comune di Orta Nova, il quale metterà a disposizione delle vivande e altri servizi. Gli stessi volontari della Pro Loco, in collaborazione con la professoressa Pasquariello e l’Istituto Olivetti di Orta Nova, stanno preparando una brochure informativa sulla storia del caratteristico pellegrinaggio, per conservare e tramandare una tradizione singolare che muove un numero discreto di turisti religiosi, nonché anche una certa economia nel settore alberghiero e dei Bed & Breakfast. “Accogliamo con ammirazione l’ospitalità che ci viene offerta – ha affermato Antonio Catalinella, un membro della confraternita che organizza la traversata – in quanto ci aiuta notevolmente nella gestione dei devoti e ci permette di recuperare le energie in vista della ripresa del cammino. Quest’anno siamo giunti al 130esimo anniversario dalla prima documentazione del pellegrinaggio. Alcuni studiosi però avrebbero accertato che questa tradizione si sarebbe sviluppata addirittura nel 1500. Oggi l’aspetto organizzativo è passato nelle mani del Parroco della Chiesa di San Mauro, Don Tommaso Garzia, il quale si avvale dell’aiuto di tanti giovani e volontari di Lavello. La passerella lunga circa 50 km si è trasformata negli anni (adesso i pellegrini a piedi sono seguiti dalle automobili), ma punta comunque a conservare lo spirito religioso che ha mosso le folle nei secoli precedenti. Per questo, prima della partenza, seguiamo un percorso formativo fatto di preghiera e liturgie. Stiamo cercando di trasmettere ai giovani questa tradizione, spiegando loro il valore spirituale. Non si tratta, infatti, di una semplice scampagnata o di una gita fuori porta, ma piuttosto di un atto d’amore verso la Madonna”.

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