Come spesso accade, la bonifica e la messa in sicurezza delle aree per il conferimento di rifiuti possono prevedere tempi più lunghi rispetto all’iniziale predisposizione delle stesse. Anche per l’ex discarica comunale di Stornarella, sita in località “Cenerata”, non è ancora stata archiviata tutta la pratica burocratica relativa all’attività del cantiere, sforando i tempi previsti per la consegna dei lavori. Il progetto, coofinanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dei fondi PO FESR 2007 – 2012, è costato all’incirca € 1.200.000, somma alla quale va aggiunta la quota per gli oneri di sicurezza, per quello che era un intervento auspicato da tutta la comunità del piccolo centro dei Cinque Reali Siti. Il sito da oltre vent’anni era inattivo a causa dell’ingresso del piccolo comune all’interno del bacino di conferimento Fg/4.

“I lavori di bonifica di quest’area (un progetto approvato dalla passata Amministrazione) – ci spiega Pasquale Fiorilli, ex candidato sindaco nel 2009, nonché ex consigliere comunale a Stornarella – sono iniziati il 1° ottobre 2015 e dovevano essere ultimati entro il 20 gennaio 2016. Tuttora ci troviamo agli inizi del mese di maggio e non si è ancora giunti alla fine dei lavori. Come mai questo ritardo? Penso che sia un diritto sacrosanto dei cittadini conoscere le storie e gli avvenimenti di questo paese, ancor di più quando questi riguardano la tutela della salute pubblica”.

Nel frattempo, l’Associazione in difesa della Salute e del Territorio – “l’Airone” ha richiesto alle autorità preposte una verifica delle modalità di risanamento del terreno. A difendere l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Colia, ci ha pensato l’assessore con delega all’ambiente, Angelo Melillo, il quale ha avuto modo di rispondere alle accuse e rassicurare la comunità stornarellese in merito alla questione. “La segnalazione di fine lavori – precisa Melillo – è un aspetto puramente tecnico e procedurale. Di fatti, così come si evince dalle determine, tutti i rifiuti sono stati messi in sicurezza mediante tombamento. Adesso per l’ufficiale chiusura del cantiere si attendono soltanto dei passaggi burocratici che dovrebbero comunque verificarsi a breve. Inoltre, tali ritardi, sono stati causati anche dal fatto che abbiamo previsto degli interventi migliorativi, come ad esempio la predisposizione di un impianto di videosorveglianza per l’area perimetrale della discarica. L’attuale Amministrazione, in passato, per quanto riguarda questo progetto di bonifica, si è impegnata ad ottenere un finanziamento dalla Regione Puglia di un importo del doppio di quello previsto inizialmente. La somma che in prima istanza era stata individuata per la messa in opera di questi lavori, non avrebbe consentito il completo risanamento della zona. Per questo riteniamo che tutte le polemiche – conclude – non siano altro che facili qualunquismi e generino inoltre inutili allarmismi”.

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