Sicuramente giovedì ci ha lasciati uno degli ultimi politici che hanno contribuito al cambiamento di questo paese: Marco Pannella. Quando facciamo riferimento a Pannella ci vengono in mente quei pochi diritti civili che in Italia sono stati conquistati, e sono stati conquistati proprio grazie alla sua lotta imperterrita fino all’ultimo giorno. Dal divorzio all’aborto fino ad arrivare alla coscienza antimilitarista. La grandezza di Pannella non sta nell’aver vinto quei referendum, in quanto vennero appoggiati anche da altri partiti e movimenti come il Pci e il movimento femminista, ma sta nell’aver azzardato di discutere di tematiche che in quell’Italia democristiana erano ritenute vere e proprie blasfemie. L’idea di proporre referendum del genere, inizialmente, spaventava tutti in quanto emergeva l’idea che non si sarebbero mai potuti vincere. L’unico a crederci era proprio il leader del partito radicale. E ci aveva visto bene.

Marco Pannella, però, non è stato solo questo. E’ stato anche un uomo con una visione della società alquanto opinabile. Opinabile proprio a causa della radicalità di alcune sue idee. Una società basata su una libertà senza limiti e senza ideali. Pensiamo, per esempio, al tema della giustizia: le sue battaglie, fatte anche insieme a Silvio Berlusconi, per chiedere amnistia assoluta per tutti i detenuti in carcere; pensiamo al suo essere filo-israeliano appoggiando le azioni violente dello Stato di Israele contro il popolo palestinese; pensiamo al suo appoggio nei confronti delle guerre umanitarie americane che hanno devastato i paesi medio-orientali; e pensiamo proprio alle sue ultime battaglie. Battaglie per i “nuovi diritti dell’umanità”. Tra questi il diritto della pedofilia. Pannella trovava assolutamente ingiusta l’attuale legge sulla pedofilia secondo la quale un individuo se dovesse intrattenere rapporti sessuali con un minorenne, fino all’età di 15 anni, di qualsiasi tipo verrebbe etichettato come pedofilo. Anche se lo stesso minorenne dovesse essere consenziente in quanto subentrerebbe il reato di plagio. Pannella non si limitava nel voler cambiare questa legge, ma voleva l’assoluta legalizzazione della pedofilia. Per non parlare della sua lotta contro il reato di incesto: la senatrice Donatella Poretti, del partito radicale italiano, propose l’abolizione degli articoli 564 e 565 del Codice Penale che prevedono la proibizione dell’incesto.

Insomma, un personaggio con luci e ombre. Ma un protagonista della politica che, comunque sia, vale la pena ricordarlo. Per averci fatto ereditare diritti fondamentali di cui ancora oggi non riusciremmo a farne a meno.

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