Ha segnato il definitivo “show down” sulla questione Tari, il consiglio comunale tenutosi nella mattinata di ieri ad Orta Nova. Dopo i precedenti passaggi consiliari, con i quali la maggioranza ortese capeggiata dal sindaco Dino Tarantino, aveva ottemperato alle richieste di adeguamento economico fatte dalla Sia (oltre €800.000 in più), determinando degli aumenti sulla tariffazione per i rifiuti per l’anno già in corso, l’ultimo appuntamento in aula “Saverio Zampini” ha comportato ulteriori momenti di tensione e qualche elemento di discontinuità sulle posizioni politiche assunte dai protagonisti dell’accesa dialettica tra le parti.

Il primo punto all’ordine del giorno riguardava la mozione presentata congiuntamente da tutti i consiglieri di minoranza con la quale si chiedeva di annullare in autotutela le delibere n.25 e n.26 dello scorso 28 aprile (quelle che approvarono il PEF 2016 e le conseguenti tariffe vertiginose della Tari), di adottare un progetto tecnico ed operativo per la gestione dei servizi di SIA e di prevedere dei programmi di intervento mediante le risorse degli avanzi di amministrazione per agevolare le famiglie ortesi. In ultimo, con la proposta relazionata dalla consigliera Attini, si proponeva al consiglio di verificare la situazione economico finanziaria dell’Autorità Bacino di Igiene FG/4 di cui fa parte Orta Nova, nonché della relativa società in house. Alla presenza del Direttore Generale di SIA, l’ingegner Michele Centola, poi allontanatosi senza aver avuto la possibilità di prendere la parola, è stata rigettata la mozione, nonostante persino il presidente del Consiglio Comunale, Peppino Moscarella, abbia votato a favore delle istanze provenienti dai banchi dell’opposizione.

Durante le dichiarazioni di voto è emerso il singolare retroscena verificatosi durante la riunione preliminare tenutasi un giorno prima, alla presenza dei capigruppo consiliari e della Giunta. La maggioranza avrebbe richiesto il ritiro della mozione, palesando sia una certa apertura alla discussione nel merito della questione che una tardiva presa di coscienza del fatto che solo Orta Nova, tra i comuni del Bacino, avesse provveduto ad adeguarsi tempestivamente alle pretese di SIA. A conferma di ciò, non si è fatta attendere la controproposta della maggioranza in sede di consiglio, relazionata dal vicesindaco Laura Spinelli e approvata poi dall’assemblea: “in virtù dell’inadempienza degli altri Comuni e della conseguente ancora più precaria situazione di SIA – ha riportato dalla proposta della maggioranza, il vicesindaco – individuiamo il termine massimo del 15 giugno, entro il quale i Comuni del Consorzio devono tutti in maniera unitaria firmare il nuovo contratto di servizio, adeguato ai nuovi costi. Se ciò non dovesse accadere revocheremo le delibere del Piano Economico e della nuova tariffazione Tari, in maniera unanime e condivisa da parte del consiglio tutto, a tutela e Garanzia dei cittadini di Orta Nova”.

La proposta presentata dalla Spinelli, poi approvata dal Consiglio, contempla anche un “congelamento” del calcolo dei nuovi bollettini fino alla scadenza individuata, entro la quale tutti gli altri comuni, nessuno escluso, dovranno provvedere a ricalcolare le cifre contrattuali sul servizio corrisposto. La maggioranza ortese ha poi richiesto un urgente intervento della Regione Puglia per diffidare quei comuni che, pur vincolati alla normativa del medesimo Ambito di Raccolta Ottimale, non la rispettano facendo venir meno la funzionalità dell’ARO stesso. Per tali motivi il Comune di Orta Nova ha richiesto un serio invito ad adempiere oppure, in alternativa, un’autorizzazione a svincolarsi dai rapporti con Sia e a gestire in autonomia il ciclo dei rifiuti. “Stiamo legando il nostro destino alla volontà degli altri Comuni”- ha commentato in conclusione il consigliere di minoranza Pasquale Ruscitto.

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