E’ ormai diventato virale il video in cui l’attuale sindaco di Cerignola, Franco Metta, in occasione dell’inaugurazione di un parco giochi presso la villa comunale di Cerignola, reagisce in mal modo alla provocazione di un bambino che si vantava di essere stato bocciato a scuola. “Lo stupido che sei. Non ti dovevi far bocciare, scemo. Hai detto con la contentezza ‘mi hanno bocciato. Lo stronzo che sei. Vengo fino a casa tua e ti spezzo tutte e due le gambe”. Ovviamente parole dette rigorosamente in dialetto cerignolano. L’episodio è stato riportato anche da grandi testate giornalistiche come “Il fatto quotidiano” e di conseguenza non sono mancate le tantissime reazioni. Alcuni sindacati studenteschi hanno chiesto, addirittura, che il sindaco, a causa del suo pessimo insegnamento dato davanti ai bambini, dovesse dimettersi.

Ovviamente, da una parte, queste parole ci fanno rimanere di stucco. Non possono essere assolutamente giustificate e non può essere nemmeno giustificato il modo con il quale sono state pronunciate. Ma molto probabilmente il sindaco in questione ha reagito come avrebbero reagito tutte quelle persone, nonni o genitori, che hanno vissuto in un determinato periodo storico in cui vigeva un determinato sistema scolastico che si basava prettamente sulla disciplina. E quindi un bambino se prendeva un brutto voto all’interrogazione, o addirittura veniva rimandato, ecco che doveva subire la famosa bacchetta del maestro sulle proprie mani; o un’altra punizione nota era l’inginocchiarsi sui ceci per tutta la lezione. Fino a quando si ritornava a casa e, facendo riferimento al gergo comune, ci si “abbuscava” anche il resto. Certamente questo tipo di sistema educativo è stato letteralmente bocciato nel corso della storia. In quanto si è arrivati a comprendere che non con le umiliazioni, o con le punizioni fisiche, si può arrivare alla costruzione di una generazione migliore. Quindi il comportamento di Metta è da bocciare senza alcun tipo di dubbio.

Ma un altro comportamento da cui diffidare è sicuramente quello del bambino. Se un bambino si vanta di essere stato bocciato a scuola, c’è qualcosa che non va. E purtroppo l’idea di farsi bocciare per meritare rispetto, o attenzione, da parte dei coetanei è un’idea che da tempo sussiste nella mentalità di molti bambini qui al sud. E spesso questa idea è la matrice che porta gli stessi bambini a seguire strade, o modelli, sbagliati. E’ all’ordine del giorno la situazione sociale italiana: basti pensare a tutti quei bambini che vengono sfruttati per spacciare droga o commettere atti di questi tipo. Tutto questo perché non hanno avuto nessuno vicino che gli facesse capire l’importanza della scuola. La scuola come opportunità per un futuro migliore.

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