“Galeotta fu la Tari e chi la scrisse”. Questa volta, parafrasando i celebri versi danteschi, invece che una scintilla amorosa, ad Orta Nova si è aperto un nuovo fronte di ostilità politica. Infatti, la revoca del Piano economico finanziario e delle conseguenti tariffe dell’imposta sui rifiuti, ricalcolate in base alle esigenze economiche della SIA, ha segnato un’indiscussa vittoria delle compagini di minoranza, all’interno del consiglio comunale, ma ha anche minato la solidità e la coesione tra le stesse.

Invece che creare squilibri all’interno della maggioranza guidata da Dino Tarantino, la questione ha palesato, infatti, una netta frattura all’interno dell’opposizione, soprattutto tra i piddini rappresentati dall’ex sindaco Iaia Calvio e il suo vicino di scranno, Lorenzo Annese, rappresentante dei Riformisti ortesi. Al centro del diverbio, innescato via social network, i rapporti con il sindaco di Cerignola, nonché presidente del Consorzio d’Igiene che gestisce Sia, Franco Metta, dopo la tentata manovra – per ora fallita – finalizzata a salvare dal default l’azienda di smaltimento dei rifiuti.   A fomentare lo scambio di battute al vetriolo anche l’accredito dei meriti per aver fatto tornare l’Amministrazione ortese sui suoi passi.

In ultimo, le dichiarazioni dei Riformisti, riportate in un comunicato stampa diffuso poche ore dopo della vittoria politica: “qualche esponente di un partito politico, strumentalizza la questione TARI e SIA srl in funzione di una lotta politica contro il Sindaco di un comune vicino” – così si erano pronunciati dal circolo di Piazza Pietro Nenni, sollevando l’inevitabile reazione degli “alleati”. I segnali di insofferenza tra Iaia e Annese erano già emersi da diverso tempo, già dopo le elezioni che avevano segnato la sconfitta dell’avvocatessa nella corsa a palazzo di città, del 2014. In quella tornata elettorale, nonostante non fosse ben visto da alcune frange della coalizione di centrosinistra, Annese si era presentato all’interno della lista del Partito Democratico, attraverso la quale ha poi ottenuto la nomina a consigliere comunale per l’attuale legislatura.

“La ricostruzione parziale, faziosa ed autoreferenziale della vicenda delle tariffe TARI fatta dal co-fondatore del circolo politico-culturale ‘I Riformisti’, impone la necessità di una doverosa replica” – hanno commentato dai canali ufficiali del PD ortese. “Provare ad attribuirsi in via esclusiva il merito dell’avvenuta revoca dell’aumento delle tariffe Tari, vuol dire amputare la realtà […] Peraltro, cimentarsi nella difesa d’ufficio del sindaco di Cerignola e Presidente del Consorzio sfugge a ogni logica, soprattutto se si pensa che i gravi problemi verificatisi nell’ultimo anno in SIA portano la sua firma […] Al netto di ogni tentativo di far apparire le cose diverse da come sono, sta che gli esponenti del Partito Democratico di Orta Nova non hanno bisogno dell’approvazione o dell’autorizzazione di alcun cavaliere solitario per coordinarsi con gli altri esponenti politici del partito dei Comuni vicini, per elaborare una proposta politica unitaria su cui far convergere i livelli regionali o per fare una qualsiasi attività politica, convinti come sono che una comunità politica in generale e quella del Partito Democratico in particolare, non è un taxi! Ci auguriamo che ‘I Riformisti’ vogliano in futuro concentrare i loro sforzi per contrastare Tarantino & Co., piuttosto che ‘sparare’ sulla forza politica grazie alla quale oggi siedono in Consiglio comunale”.

Parole queste, che fanno riemergere vecchi dissapori e che marcano, in maniera incontrovertibile, una quanto mai definitiva rottura.

 

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