Non si è trattato di un passaggio superficiale tra i salotti intellettuali e i palcoscenici. Vittorio Sgarbi, nella sua due giorni in Capitanata ha voluto toccare con mano tutte le testimonianze di pregio dell’architettura e dell’archeologia di alcuni centri che sicuramente si prestano a qualsivoglia approfondimento.
13932779_10208876677627004_6890338836709667268_nDopo aver intrattenuto e bacchettato la comunità di Stornara sull’irrazionalità dei lavori di restauro delle poche testimonianze storiche presenti in paese, il personaggio televisivo noto per la sua irruenza e impulsività, il mattino seguente è partito alla volta del Golfo di Manfredonia, non prima di aver fatto una piccola variazione di itinerario per scoprire il sito archeologico di Herdonia. Ha sorpreso tutti Sgarbi, tant’è che né Ambretta Cacciaguerra, proprietaria della tenuta all’interno della quale sorge la città romana, né il sindaco di Ordona, Serafina Stella, erano a conoscenza del passaggio di questo ospite illustre. Sdegno e meraviglia si sono alternati come stati d’animo, mentre dal telefono di Sgarbi partivano telefonate ad alte autorità e sovrintendenti per chiedere loro di intervenire al più presto in una zona archeologica non ancora del tutto esplorata ed esposta ad un quotidiano deterioramento.

“Appena ha imboccato il saliscendi che conduce alla Via Traiana e quindi al foro dell’antica città tardoromana ha subito preso il cellulare e ha chiamato il presidente Emiliano”.

Questo è stato il momento che ha catturato l’attenzione di Ambretta Cacciaguerra, la proprietaria della tenuta privata che racchiude il sito archeologico di Herdonia. “Michele qui dobbiamo fare presto – ha detto al telefono Sgarbi – si tratta di un sito bello come quello di Pompei, ma non è stato ancora scavato ed espropriato, dobbiamo muoverci”. Durante l’inattesa visita di Sgarbi  erano presenti anche i volontari del Movimento Cittadino di Ordona, che hanno mostrato tutte le peculiarità sconosciute di un posto che “non è segnato neanche nelle cartine geografiche eppure ha delle potenzialità inespresse incommensurabili” – così Sgarbi al telefono.

“E’ rimasto colpito dal Macellum e dai capitelli della basilica – conclude la Cacciaguerra -ci ha promesso che si impegnerà per il futuro del nostro sito. Nessuno di noi ha chiesto esplicitamente di far presente la situazione del sito al presidente Emiliano. E’ stata un’iniziativa che ha preso lui stesso e questo ci fa ben sperare”.

(LE FOTOGRAFIE SONO UNA GENTILE CONCESSIONE DI FEDERICA BARTUCCI)

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