Un modo per dribblare abilmente la crisi del comparto agricolo, seguendo la legge della differenziazione della tipologia del prodotto. E’ quanto era nei piani di Pasquale D’Agostino, il 57enne di Orta Nova che nelle scorse settimane era stato fermato dai Carabinieri mentre irrigava tranquillamente le sue piante di marijuana disposte tra i filari di una vigna risultata essere nella sua disponibilità nell’agro della cittadina dei Cinque Reali Siti.

I militari, infatti, dopo una serie di pedinamenti ed appostamenti avevano fatto scattare un controllo scoprendo nel terreno dell’agricoltore, occultate tra la vigna, ben 222 arbusti di marijuana alle cui l’uomo dispensava tutte le cure del caso. Non lontano dal vigneto, in quell’occasione, erano state rinvenute anche delle cassette di plastica contenenti delle quantità di sostanza stupefacente (già preparate per essere introdotte nel mercato illegale) oltre ad una bilancia di precisione.

Negli scorsi giorni, il prosieguo delle indagini ha portato alla scoperta di ulteriori fondi agricoli dove lo stesso D’Agostino utilizzava lo stesso metodo di coltivazione illegale. Infatti, ulteriori accertamenti hanno permesso di trovare, occultati anch’essi in un vigneto, altri 650 arbusti di marijuana dell’altezza di circa due metri.  Le piante sono state sequestrate e analizzate dal Laboratorio Analisi di sostanze stupefacenti del Comando Provinciale di Foggia per gli accertamenti tecnici. Il numero totale delle piante rinvenute nelle due operazioni a carico del 57enne risulta di 872, da cui sarebbe stato possibile ricavare quasi 100.000 dosi medie con un potenziale guadagno di almeno € 500.000.

L’uomo che già era stato riconosciuto e denunciato alcune settimane prima, è stato associato alla casa circondariale di Foggia mentre proseguono le indagini per risalire a quale canale commerciale facesse riferimento l’ingente quantitativo di droga sequestrato nei vigneti di Orta Nova.

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