Da alcuni anni a questa parte, sta associando le sue competenze professionali alla passione per le buone pratiche “salutiste”, strizzando l’occhio al mondo dell’imprenditoria e della politica. Si tratta del Dottor Giulio Fernando Ciccone, 64 anni, 3 figli e da poco nonno della piccola Giulia; apprezzato medico di base della comunità di Stornara, da molti concittadini ritenuto il vero e proprio competitor dell’attuale sindaco Rocco Calamita per la prossima tornata di elezioni amministrative che riguarderà il piccolo centro dei Reali Siti.

Ma il dottor Ciccone, nato e cresciuto nella Masseria di contrada Cenerata in agro di Stornarella, per adesso non ci pensa alla politica e ripone tutte le sue aspirazioni future nel suo progetto imprenditoriale-culturale di diffusione del marchio “Madinstor” che lui stesso ha fondato.

Infatti, dopo aver conosciuto alcuni agronomi della zona durante le sue lezioni presso l’Università della Terza Età, “il dottore” – così come è generalmente conosciuto in paese – ha unito sotto la sua supervisione alcuni produttori locali di olive all’interno di un unico marchio che lui stesso sta provando a commercializzare nella grande distribuzione. L’extravergine “La Contessa” di Stornara, fiore all’occhiello del Progetto Madinstor, è curato nei minimi dettagli  secondo i parametri che lo stesso dottore individua, per ottenere dei risultati che “portano tanti benefici alla salute”.

ciccone“Quest’anno – racconta Ciccone – abbiamo introdotto nel mercato tutte le nostre riserve  di olio, anche grazie al grande apporto di Luigi Giannatempo, titolare della Coralis, il circuito di distribuzione che serve tante catene di supermercati e che ci sta aiutando a portare il nostro prodotto anche verso il Centro Italia e all’estero”.

Di recente, il dottore ha curato un concorso olistico, inserito all’interno della cartellone estivo stornarese, durante il quale 15 produttori locali hanno confrontato i loro campioni di olio extravergine. Al termine della competizione, sono stati selezionati i migliori imbottigliati e gli agricoltori hanno avuto modo di conoscere il progetto imprenditoriale che il dottore sta avviando. Proprio a causa del grosso seguito che lo stesso sta avendo, alcune voci lo hanno accreditato come il possibile outsider politico dell’attuale amministrazione, anche se  ha subito voluto negare – dalle colonne di questa testata – qualsiasi ragionamento di “fantapolitica”:

“il mio ruolo professionale – spiega Ciccone – non può coesistere con altri impegni, anche se, a dire il vero, sono tanti i conoscenti e gli amici che mi hanno chiesto di scendere in campo. Posso assicurare che non mi candiderò a sindaco, sebbene sia totalmente in disaccordo con l’operato dell’amministrazione Calamita. In modo particolare ritengo che portare lo sviluppo attraverso gli eventi musicali sia diseducativo, poiché infonde la convinzione che la vita si risolva soltanto attraverso i festeggiamenti”.

Di fatti, negli ultimi anni il piccolo centro di Stornara si è contraddistinto soprattutto per l’organizzazione di grandi kermesse musicali, come lo Stornarap, che coinvolgono migliaia di giovani e che suscitano allo stesso tempo tante polemiche e apprezzamenti.

“Al contrario, penso che sia più opportuno investire nei tratti vocazionali della nostra comunità, come, appunto, le colture agricole e il turismo. Negli ultimi anni tutto questo non è stato fatto, ma nonostante ciò – sottolinea – non penso di candidarmi. Diverso sarebbe se si proponesse un altro candidato sindaco con il quale intraprendere una collaborazione per formare un’alternativa all’attuale governo di città”.

La strada, tutta in salita per Ciccone, è resa altrettanto impervia dal fatto che Calamita in città goda di un sostegno quasi plebiscitario da parte di una fetta consistente della piccola comunità stornarese. Nonostante ciò, il dottore guarda avanti e immagina un futuro diverso anche attraverso i suoi progetti recenti. Senza dimenticare le radici da dove tutto è cominciato. Quella Masseria “Ciccone”, a pochi chilometri da Stornara, dove tanti fratelli lavoravano la terra nei primi anni 50 e dove lo stesso Giulio ha maturato la sua naturale propensione verso i sapori e la cultura contadina.

“Per il prossimo anno – conclude Ciccone – vogliamo allargare il nostro concorso a tutti e cinque i comuni dei Reali Siti, in modo da coinvolgere sempre più operatori del settore. Ad ottobre parteciperò ad un evento molto importante a Palazzo Dogana, a Foggia, durante il quale la Capitanata verrà riconosciuta come ‘Capitale Italiana della Dieta Mediterranea’. Per il momento mi interessa soltanto questo, oltre all’affetto della mia splendida nipotina appena nata”.

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