E’ stato un altro weekend “maleodorante” quello che si appena concluso nei comuni che si avvalgono dei servizi di SIA. La saturazione dei cassonetti e il riversamento dei rifiuti in strada sono ormai dei cliché che puntualmente si verificano durante ogni fine settimana.

A farne le spese, soprattutto i comuni più grandi del Bacino di riferimento, come Cerignola e Orta Nova, dove il decoro urbano viene ripetutamente minato dal mancato ritiro dei rifiuti. E non si tratta soltanto delle zone periferiche. Anche i centri delle città ne risentono con cassonetti stracolmi e strade sempre sporche che continuano a far indignare la popolazione.

Il fulcro di questo scempio è ancora una volta Cerignola, dove l’assessore all’ambiente Antonio Lionetti, dalla sua pagina Facebook, ha voluto chiedere scusa a a tutta la cittadinanza per lo stato pietoso in cui si è ritrovata la città per almeno 3 giorni.

“Chiedo scusa ai miei concittadini per l’ennesimo disagio patito che senza dubbio mortifica anche me” – ha scritto Lionetti che poi ha aggiunto: “ringrazio pubblicamente tutti i dipendenti della SIA che con grande spirito di sacrificio si sono adoperati per ripulire in tempi rapidissimi la nostra città. Ciò nonostante i limiti di una azienda con grandi problemi finanziari e con automezzi vecchi e inadeguati, che lavorano a scartamento ridotto”.

Mentre continua il braccio di ferro tra il presidente del consorzio che gestisce l’azienda, Franco Metta, e i comuni che non hanno ancora firmato l’addendum per permetterne il salvataggio economico, i riflettori si spostano sulla condizione in cui versano i mezzi per la raccolta e il conferimento in discarica, i quali dopo l’accordo per lo smaltimento presso la centrale di Grottaglie, si sono visti costretti a percorrere più chilometri senza adeguate revisioni. Durante l’ultima assemblea tra i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali, quest’ultimi avevano espresso i loro dubbi e le loro preoccupazioni proprio in virtù delle lunghe percorrenze che i mezzi a disposizione dell’azienda non sono attualmente pronti a sobbarcarsi in condizioni di sicurezza. Successivamente, a rimarcare il problema è stato lo stesso sindaco di Cerignola, abile nel saper individuare un inconfutabile capro espiatorio per la situazione in cui versano le aree ecologiche cittadine.

“Per raccogliere l’immondizia dai bidoni occorre che gli operatori della Sia dispongano dei mezzi appropriati” – ha spiegato Metta in un comunicato, quasi scaricando le colpe a quei comuni che non ancora hanno modificato il contratto di servizi contemplando le richieste economiche dell’azienda. “Questi mezzi, vecchi, antiquati, malfunzionanti, sono tutti in avaria, nonostante la SIA abbia speso ingenti somme, ogni anno per assicurarne la corretta manutenzione che abbiamo scoperto, che tanto ‘corretta’ non era”.

Secondo quanto lo stesso sindaco cicognino ha comunicato, l’azienda avrebbe provveduto ad interrompere i rapporti con le ditte manutentrici che, negli anni passati, non avrebbero svolto al meglio le revisioni sui camion della Sia. Poi, è sopraggiunto il caos dell’ultimo weekend, aggravato da un ulteriore e spiacevole inconveniente.

“Due mezzi noleggiati per fronteggiare l’emergenza – spiega Metta – appena entrati nella disponibilità di Sia, si sono rotti”.

Non hanno accettato le spiegazioni, né le scuse presentate dall’assessore, dal fronte delle opposizioni interne al consiglio di Cerignola, considerando che il caos rifiuti in città sia strettamente connesso ad un’altra situazione emergenziale: quella dei roghi tossici.

“E’ necessario approntare urgenti misure per tentare di risolvere quella che molti considerano la peggiore crisi ambientale degli ultimi decenni di storia della nostra città”. Così si è espresso Mario Rendine, Capogruppo Consiliare di “Sgarro Sindaco” che poi ha chiesto le dimissioni dell’assessore Lionetti. “La peggiore emergenza ambientale di Cerignola – conclude Rendine – non può essere risolta da chi ha contribuito a crearla e da chi è palesemente incapace a risolverla. Venga nominato un nuovo assessore con esperienza professionale e lavorativa in tale settore, che si sia sempre occupato professionalmente di ambiente e che abbia notevole esperienza in gestione di emergenze ambientali”.  

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