Quando lo scorso 7 luglio fu notificato l’atto di pignoramento della sede comunale, nelle mani del sindaco Rocco Calamita, un’intera comunità visse un periodo di forte apprensione. La trentennale vertenza “Petrone” che preoccupava il Comune di Stornara, in debito di circa 6 milioni di euro per un esproprio, fu ad un passo dal causare il default dell’ente locale. Poi il Tribunale di Foggia sospese l’atto ingiuntivo e da allora iniziò una stretta collaborazione tra la compagine politica e i dirigenti amministrativi per evitare la manovra di dissesto che ormai sembrava necessaria. Oggi l’emergenza sembra essere rientrata e, a pochi mesi dal rinnovo della consigliatura, il primo cittadino ha svelato il segreto che con ogni probabilità non solo lo porterà alla rielezione, ma anche all’assenza di competitor alle elezioni.

“In quasi cinque anni di amministrazione – spiega Calamita – tanti sono gli interventi non visibili attuati per risolvere le questioni che se non opportunamente affrontate avrebbero negato a Stornara di avere una prospettiva di crescita”.

A fare i conti con i bilanci stornaresi, così come per tutti i comuni che si servono dei servizi della medesima azienda per la gestione dei rifiuti, c’è stata la manovra di salvataggio della Sia che sin dai primi mesi dell’attuale amministrazione ha creato non pochi problemi. Il predecessore di Calamita, il commissario Sergio Mazzia, aveva sottoscritto con la SIA un accordo transattivo per il pagamento di € 918.217,08 a titolo di corrispettivo non pagato per  il periodo 2005-2011.

“Questa amministrazione – spiega Calamita – ha sempre puntualmente onorato tale impegno anzi è tra le principali sostenitrici del rilancio aziendale della SIA”.

Nello stesso periodo la Corte dei Conti ha ordinato al Comune di Stornara l’adozione di misure correttive idonee a superare gli squilibri di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario dell’Ente. Il piano si era reso necessario in quanto la debitoria pregressa era pari ad € 1.812.072,24, e non trovava sufficiente copertura nelle disponibilità di cassa e nell’anticipazione di tesoreria. Pertanto la Corte dei Conti ha imposto all’Ente l’adozione di un piano di rientro capace di riportare in condizioni di equilibrio la cassa del Comune di Stornara. L’Ufficio Finanziario dell’Ente ha quindi provveduto all’elaborazione del piano di rientro, adottato dal Consiglio Comunale, la cui congruità è stata successivamente dichiarata dalla Corte dei Conti sezione Regionale di Controllo per la Puglia.

“Nel primo anno di amministrazione – racconta il sindaco – ha avuto priorità assoluta il risanamento finanziario provvedendo nei due anni successivi al pagamento della debitoria pregressa utilizzando le risorse di bilancio senza ridurre i servizi ai cittadini e senza l’aumento delle imposte comunali. Abbiamo, quindi, scelto di non dichiarare il dissesto finanziario avviando così una stagione che ha dato a Stornara solide fondamenta per costruire un futuro in cui la città possa essere elemento propulsore della crescita e dello sviluppo della comunità e del territorio. Una realtà dinamica, in grado di attirare competenze e di innescare processi di sviluppo economico e culturale”.

Mentre il paese si presentava comunque all’esterno come centro attrattivo per eventi culturali e musicali, era ancora in essere la controversia sopracitata con la famiglia “Petrone”, rimasta irrisolta per 30 anni di amministrazioni che si sono succedute.

Dopo aver bloccato le richieste della Corte d’Appello, in ultimo, il Consiglio Comunale ha provveduto all’adozione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2016/2025, nelle more dell’approvazione del piano stesso da parte della Corte dei Conti sezione Regionale di Controllo per la Puglia, scongiurando così la dichiarazione di dissesto, che avrebbe avuto ripercussioni sull’economia intera della città e  consentendo il pagamento in dieci anni di quanto stabilito in sentenza agli eredi Petroni.

“Il Sindaco e tutta l’Amministrazione  – conclude – desidera ringraziare i legali, l’Ufficio Ragioneria, Ufficio Tecnico nonché degli Affari Generali per l’assoluta professionalità ed impegno profusi per l’ottenimento di questo importante risultato”.

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