E’ un continuo inseguirsi a vuoto, con la staffetta che passa rapidamente di mano in mano, senza che nessuno riesca a condurla fino al traguardo. Dallo scorso 2 gennaio, così come previsto dallo Statuto, è cambiato il presidente della Giunta dell’Unione dei Cinque Reali Siti, l’ente sovracomunale che racchiude Orta Nova, Stornara, Stornarella, Ordona e Carapelle. Il ruolo di rappresentanza politica è passato dalle mani di Rocco Calamita, sindaco di Stornara, a quelle di Serafina Stella, attuale primo cittadino di Ordona.

Quando Calamita aveva assunto la carica era stato molto critico e aveva minacciato di sciogliere l’Unione (o quanto meno di far uscire il suo comune di appartenenza) qualora non fossero state attuate le linee programmatiche che aveva portato all’attenzione degli altri sindaci. Tra quelle proposte vi era soprattutto la volontà, generalmente condivisa, di mettere mano ad uno Statuto che non consente un regolare funzionamento degli organi politici e rappresentativi dell’Ente. Già il fatto che ogni sei mesi ci sia il cambio della guardia alla presidenza dovrebbe far intendere quanto sia stato instabile e precario ogni tentativo di rendere funzionale uno strumento che potrebbe essere un ottimo catalizzatore di finanziamenti e “cassa di risonanza” per progetti di rilevanza regionale, nazionale ed europea. E invece l’impasse continua, con quasi tutti i tentativi di riforma “made in Stornara” che non hanno trovato alcuna trasposizione pratica, continuando ad alimentare brutti presagi per questa esperienza di condivisione iniziata nel 2008.

“Lo scorso 2 gennaio ho lasciato l’incarico nelle mani dell’avvocato Stella” – afferma Calamita. “Al sindaco di Ordona rivolgo i miei auguri affinché possa dare una svolta decisiva all’Unione. Di tutte le proposte che avevo presentato all’indomani della mia nomina, siamo riusciti a realizzare soltanto la formazione della Centrale Unica di Committenza dei Reali Siti, mentre tutte le altre non hanno avuto seguito, un po’ a causa della mancanza di fondi, un po’ perché continua a mancare quello spirito di unità e di collaborazione che deve essere alla base di ogni esperienza politica di questo tipo”.

Anche sul tema della CUC “Reali Siti”, l’Unione non ha fatto esattamente una bella figura. Di fatti, due dei comuni del comprensorio, specificatamente Orta Nova e Stornarella, hanno deciso di aderire al portale degli appalti del Tavoliere, all’interno del quale il comune di Cerignola è ente capofila. Questa divergenza ha fatto storcere il naso soprattutto al presidente del consiglio dell’Unione, Pasquale Ruscitto, consigliere comunale di Orta Nova, che ha parlato di un’occasione persa per dare un senso alla “super municipalità” e  per scongiurare lo scioglimento per mano del Prefetto. Proprio Ruscitto aveva cercato di dare nuova linfa all’Unione, appoggiando alcune proposte partite dal comune di Orta Nova, come ad esempio la formazione di un registro delle imprese e di un marchio unico dei prodotti agroalimentari del territorio. L’iniziativa formulata dall’assessore ortese, Alessandro Paglialonga, di concerto con gli stakeholders del territorio, si è però momentaneamente arenata così come si sono arenati gli altri progetti per il futuro.

“La più grande difficoltà – spiega Calamita – è stata quella di motivare i dipendenti dei singoli comuni a prestare servizio anche a beneficio dell’Unione, senza percepire ulteriori emolumenti”.

E infatti sono proprio l’assenteismo e lo scarso appeal della macchina dell’Unione che stanno rallentando qualsiasi indirizzo politico. Anche i consigli comunali – sporadici nel corso di un anno solare – si tengono sempre sulla soglia del numero legale, con l’incarico che solitamente viene delegato ad eletti che non hanno ricevuto alcuna competenza in seno ai loro comuni di appartenenza.  Proprio su questo punto servirà un intervento concreto per ridurre il numero dei consiglieri dell’Unione e per ricercare degli incentivi affinché questi possano presenziare alle sedute. Chissà se con la Stella si potrà ottenere un risultato di questo tipo. Intanto, il sindaco di Ordona non ha ancora delineato il suo programma politico per l’Unione e, intervistato da questa testata, ha fatto sapere che scioglierà soltanto la prossima settimana le riserve sulle linee guida che assumerà
la nuova presidenza.

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