Sono le note del “Silenzio”, accompagnate dalla lettura di una delle poesie di Dora Iannuzzi, ad aprire il convegno proposto dall’Associazione di promozione sociale “Fatima” di Orta Nova dal titolo “Incontro delle religioni in attesa della Pasqua” presso l’Auditorium “Madre Tarcisia Vasciaveo”. Un momento in cui si sono voluti ricordare i tanti bambini uccisi in questi ultimi giorni a causa delle varie guerre.

L’evento ha voluto far confrontare il modo di vivere la Pasqua tra le diverse comunità cristiane presenti nel territorio ortese. Infatti proprio Nicola Di Stasio, moderatore della serata, ha voluto ringraziare tutti i rappresentanti delle tre comunità: Nicola Trecca, per la Chiesa Evangelica; Yanna Papanicolau, per la Chiesa ortodossa e infine Giovanni Laino per la Chiesa Cattolica. Sostenendo di come fosse interessante ascoltare le diverse testimonianze religiose basandosi sempre sul reciproco rispetto.

Successivamente è toccato a Dora Iannuzzi, presidente dell’associazione, fare i suoi ringraziamenti: “Questo è un momento storico in quanto per la prima volta avviene un incontro del genere. Un incontro che deve basarsi solo sul confronto senza rivalità e arroganza di detenere la verità in tasca”.

La prima testimonianza è stata portata avanti da Nicola Trecca della Chiesa Evangelica il quale ha subito precisato di come la religione evangelica si basi sui “5 sola”, uno di questi 5 sola è la scrittura. Di conseguenza la religione evangelica si basa esattamente solo sulla scrittura e non ascoltando altre istituzioni. Nel suo intervento, Trecca, ha voluto delucidare quali fossero le origini della Pasqua: “L’istituzione della Pasqua è avvenuta nel 1445 a.C. quando il popolo ebreo si trovava sotto la schiavitù del governo egiziano. In quella Pasqua sono tre gli elementi fondamentali: Dio come protagonista, il sangue e soprattutto il passaggio dalla schiavitù alla libertà”.  Subito dopo lo stesso relatore ha sottolineato di come la “nuova” Pasqua ponga al centro la figura di Cristo e a differenza della religione cattolica che festeggia la Pasqua una sola volta l’anno, ecco che la Chiesa Evangelica la festeggia ogni domenica.

Subito dopo è toccata alla testimonianza di Yanna Papanicolau della Chiesa ortodossa la quale ha spiegato quali sono i riti che accompagnano la settimana di Pasqua: “Le funzioni sono come quelle cattoliche ma ovviamente le svolgiamo in maniera diversa. Tutto parte il mercoledì sera dove vi è la benedizione degli oli fatta da 7 sacerdoti che a loro volta hanno in mano 7 vangeli. Quegli oli serviranno poi per gli ammalati e per le estreme unzioni. Il giovedì notte invece si passa tutta la notte a vegliare di fronte al crocefisso e portare dei fiori come se realmente ci fosse un morto. Inoltre in ricordo del sangue di Cristo si dipingono le uova di rosso. Il venerdì mattina si depone la statua che raffigura Gesù su un lenzuolo sotto ad un baldacchino di legno adornato di fiori. La sera, invece, si fa una processione per arrivare nella piazza centrale per poi ritornare successivamente dentro la Chiesa. Ma al ritorno si trova una porta chiusa che sarà aperta solo dopo una successione di preghiere da parte dal sacerdote. Il sabato sera, infine, ci sono i vespri fino alla mezzanotte dove la Chiesa nuovamente tornerà ad illuminarsi visto che precedentemente le uniche luci provenivano dalle candele. La domenica mattina si regalano le uova come segno di resurrezione”.

Infine l’ultimo intervento è stato fatto da Giovanni Laino in qualità di rappresentante della Chiesa Cattolica il quale ha sottolineato di come nonostante le divergenze religiose, la Pasqua per tutti abbia lo stesso significato. Nel suo intervento ha voluto lanciare un monito ricordando di non essere superficiali davanti la Bibbia e di riprenderla e metterla in atto.

Il convegno si è concluso dando la possibilità ad ogni relatore di fare una preghiera appartenente alla propria fede.

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