Ritorna Andrea Camilleri, che non finisce mai di stupire con la sua prolificità, e ritorna Salvo Montalbano che, nonostante l’età, non smette di preoccuparsi per il prossimo e di avere l’istinto dell’investigatore. Tre elementi caratterizzano l’ultima fatica del commissario più amato dagli italiani: Vigata è stata trasformata in una città degli anni ’50 per girare una fiction, un ingegnere chiede al commissario di indagare sui curiosi video girati dal padre che ha come protagonisti un muro, un episodio di bullismo a scuola e un episodio di terrorismo… Come in un meta-romanzo, elementi apparentemente estranei tra loro riescono a trovare un collegamento logico e, come sempre, Montalbano dipanerà il bandolo della matassa. Non mancano note di cronaca attuale e confronti generazionali, segno dell’attenzione di Camilleri nei confronti dei temi di attualità. Piccola nota a fine libro: è il primo libro interamente dettato da Camilleri in quanto, come noto, sta perdendo la vista.
Se fosse un cibo:
finger food, ma di quello buono, visto che il Commissario non ha avuto buone esperienze in questo libro…
laretediprotezioneRacchiuso in una frase:
Ma quanti modi di protezioni esistevano! C’era ‘na gana diffusa di protiggirisi da ogni cosa: da quello che s’accanosci, da quello che non s’accanosci, da quello che potrebbi essiri e che non è ditto che sarà, da quelli che venno dal mari, da quelli che hanno un Dio diverso, da quelli che hanno macari lo stesso Dio ma lo pregano differenti. E comunque sempre meglio quartiarisi. Epperciò le forme di protezioni si moltiplicavano. (p. 276)
Edizione utilizzata:
Andrea CAMILLERI, La rete di protezione, Sellerio, Palermo 2017.
 
Dove si può trovare questo libro:
In tutte le librerie e online sui principali siti dove si possono acquistare libri (mondadoristore.itibs.itamazon.it)

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