Uno sciame di fischi ad intermittenza, qualche improperio e un sacchetto della spazzatura posizionato davanti ai piedi del sindaco. E’ questo il bilancio che il primo cittadino di Orta Nova porta a casa dopo il comizio ad alta tensione tenutosi nella serata di giovedì in Piazza Pietro Nenni. L’amministrazione comunale, a spese dello stesso sindaco Dino Tarantino, ha organizzato un incontro con i cittadini, a tre anni dall’ultimo intervento pubblico, per spiegare le ragioni di una vicenda che sta scuotendo le coscienze della popolazione locale.

DSC_0060Dopo le grandi manovre economico finanziarie che la Sia, l’azienda che gestisce spazzamento e conferimento rifiuti in città, ha posto in essere, il governo locale ha approvato un addendum del contratto e delle relative tariffe della TARI con il risultato che queste si sono quasi triplicate rispetto a quelle dell’anno precedente. Naturalmente i cittadini non hanno mandato giù questo boccone amaro e hanno incolpato il sindaco e la sua maggioranza.  Nel corso delle dinamiche amministrative interne, la maggioranza di centrodestra ha prima approvato l’addendum, salvo poi dover ritrattare questa versione dopo essersi accorta delle inadempienze dell’azienda cerignolana, delle enormi ricadute sulle tasche dei cittadini e della mancanza di un progetto attuativo per la raccolta differenziata. Nell’ultima assise però (quella tenutasi la mattina dopo) la maggioranza ha respinto la mozione di ritiro delle famigerate delibere che hanno determinato le impennate TARI.

La situazione è precipitata quando la SIA ha deciso di interrompere il servizio di raccolta dei rifiuti, lasciando la città immersa nella spazzatura nel corso dell’ultimo weekend. Per questi motivi l’esasperazione dei cittadini ha raggiunto un livello tale da richiedere l’intervento in prima persona del sindaco che, al di là del giudizio sui contenuti esposti, ha comunque mostrato un discreto coraggio, rivolgendosi ad una platea in mezzo alla quale, non a caso, erano distribuiti diversi militari dell’Arma dei Carabinieri.
Dal palco è intervenuto in primis l’assessore alle politiche agricole, Alessandro Paglialonga, che ha tracciato i contorni del contesto nel quale si è trovata ad agire l’amministrazione comunale. Il suo ruolo è stato quello di introdurre il discorso degli altri relatori, provando a spiegare le ragioni di questa situazione senza precedenti. Subito dopo è intervenuta Laura Spinelli, vicesindaco e assessore all’ambiente, la quale ha avuto l’arduo compito di entrare nel “tecnico” e di porre in rassegna tutta la documentazione a suffragio della tesi esposta.

“E’ veramente triste vedere i miei concittadini così arrabbiati per una cosa che è talmente tecnica che se non spiegata bene può essere facilmente fraintesa” – ha affermato Laura Spinelli, dal palco. “In tutti questi anni, i costi che abbiamo riconosciuto a Sia sono sempre stati sottostimati, me nessuna amministrazione ha pensato bene di sottoscrivere un contratto formale con l’azienda in modo da mettere in chiaro il rapporto con essa. Alla fine ci siamo trovati a dover gestire il riempimento del V lotto di discarica e l’aumento dei costi per il conferimento dei rifiuti in un altro sito più lontano. La legge prescrive che ogni costo per un servizio pubblico deve essere ripagato soltanto tramite l’imposizione di una tassa. Se gli altri che ci hanno preceduto avessero iniziato a pensare a questa situazione, probabilmente non ci saremmo trovati oggi in questa emergenza”.

A differenza dell’approccio pertinente e documentato avuto dal vicensindaco, il primo cittadino Dino Tarantino non ha saputo contenere la grande carica emotiva e si è fatto prendere dalla foga di inveire contro i suoi avversari politici. Ha preso di mira innanzitutto i consiglieri di minoranza Lorenzo Annese (“dimettiti fino a quando non risolvi i tuoi guai con la Giustizia”) e Pasquale Ruscitto (“sei un fomentatore, vuoi soltanto ricandidarti a sindaco”), attaccandoli sul piano personale piuttosto che dal punto di vista delle scelte politiche. Poi si è lasciato andare anche nei confronti di alcuni cittadini che hanno provato ad organizzare una protesta nei giorni precedenti al comizio.

“Sono venuto in piazza proprio per dimostrare che non fuggo e non mi sottraggo a nulla. Questa è una scelta impopolare e sofferta ma è l’unica strada percorribile. Non sono legato alla mia poltrona, sono prestato alla politica e devo solo fare il mio dovere” – ha spiegato il sindaco. “E quindi figuratevi se mi passa per la testa di fare del male ai miei concittadini. Spero che la città non voglia dare credito ai soliti sobillatori, che poi puntualmente vengono condannati dalla Giustizia”.

1 COMMENTO

  1. Questo personaggio prestato alla politica parole sue.
    Ha percepito di circa (300.000,00€)durante le sue prestazioni!!!!!
    Altri prestati alla politica da circa 20 anni mai presi un centesimo.

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