Ancora una brutta sconfitta per il Foggia nella gara valevole per la terza giornata di Serie B. Allo stadio Partenio finisce 5-1 per l’Avellino con lo stesso pesante risultato dell’esordio a Pescara, anche in quel caso in trasferta. Foggia che deve registrare la difesa e che in attacco si dimostra abbastanza sterile. La squadra di Stroppa, in virtù di questa sconfitta, rimane ferma ad un punto in classifica, in piena zona retrocessione. Brutta prestazione nonostante i tanti cambi. Il Foggia scende in campo con un nuovo modulo, al fine di evitare gli svarioni difensivi delle prime uscite stagionali. Stroppa si schiera con il 3-5-2, gettando nella mischia Fedele a centrocampo e Beretta in attacco. Chiricò e Fedato, tra i migliori nelle partite precedenti, si accomodano in panchina. Novellino invece si affida ad Ardemagni in attacco e la scelta si dimostra azzeccata. L’attaccante scuola Milan, insieme a Morosini, sono i veri mattatori del match.

I lupi iniziano forte la prima frazione. Al terzo minuto, Bidaoui, tra i migliori dei suoi, si invola verso la porta rossonera e calcia. Guarna risponde di pugno e allontana la minaccia. Gli irpini alzano ulteriormente il ritmo e il Foggia si fa intimorire dagli avversari. All’ottavo minuto errore di Vacca che spiana la strada ad Ardemagni. Il centrale avellinese centra il palo e poi subisce fallo in area e l’arbitro non esita a fischiare il calcio di rigore. Ancora un penalty concesso dai rossoneri, dopo quelli contro l’Entella e a Pescara. Lo stesso Ardemagni realizza per il gol del vantaggio al nono minuto. Biancoverdi padroni del campo, più volte vicini al raddoppio con Morosini e Bidaoui. Al 20′ arriva il bis dei padroni di casa. Morosini, servito splendidamente dal filtrante di Molina, si invola in area da vero attaccante, si beve la difesa rossonera e castiga Guarna con un tunnel. 2-0 e Foggia in bambola. Dopo solo 20 minuti Stroppa rinuncia all’esperimento della difesa a 3 e fa subito entrare Chiricò al posto di Empereur, acciaccato in seguito ad un fallo subito. Si torna al 4-3-3 e il Foggia si fa subito pericoloso. Al 28′arriva il primo tiro del Foggia su punizione con il neoentrato Chiricò, ma Lezzerini allontana di pugno. Dopo il calcio da fermo si alza il pressing dei Satanelli che porta al fallo di mano di Laverone. E’ rigore per il Foggia anche se con tanti dubbi. La palla infatti sembra aver toccato il ginocchio di Migliorini, dando l’illusione ottica di un tocco di mano. Sul dischetto si presenta Mazzeo che non sbaglia e dimezza il passivo al 29′. Il gol non carica gli ospiti, ma piuttosto risveglia gli irpini. Morosini va vicino alla doppietta con un tiro che si spegne sull’esterno della rete. Il gol arriva al 36′. Cross dalla destra e colpo di testa chirurgico di Morosini per la sua personale doppietta. Prima della fine del primo tempo, si fa rivedere il Foggia con scarsi risultati. Al 41′ ci prova Vacca che calcia a giro dalla sinistra sfiorando la rete. Poco dopo una classica azione di Chiricò, con il tiro a giro che non serve ad aggiornare il parziale. Fine primo tempo 3-1.

Nel secondo tempo il Foggia scende in campo con un piglio decisamente diverso. Con delle azioni in velocità, Chiricò prova a mandare un messaggio a Stroppa dopo che il mister lo aveva escluso dall’undici iniziale. Nel momento migliore dei rossoneri arriva un’ulteriore doccia fredda, che chiude definitivamente il match. Al quarto d’ora arriva la rete del 4-1 dei lupi con il suo attaccante simbolo. Difesa del Foggia immobile su un cross dalla sinistra, con Ardemagni che corregge a rete con un tocco facile facile sotto porta. Stroppa fa un altro cambio, facendo uscire Agazzi ammonito al posto di Deli, protagonista assoluto della scorsa stagione il Lega Pro. Ma il vero cambio che pesa sulla partita è quello dell’Avellino. Subito dopo c’è spazio anche per il gol dell’idolo di casa Castaldo, appena subentrato al posto di un ottimo Morosini. Il 10 biancoverde segna di testa dopo la traversa colpita da D’Angelo. Retroguardia rossonera che resta a guardare e Avellino che si porta sul 5-1. Al 73′ Guarna salva con una mano su uno scatenato Castaldo. Foggia inesistente in campo, Avellino che comanda il gioco. Entra anche Nicastro per il Foggia, al posto di uno spaesato Beretta. Poco dopo c’è la standing ovation per Ardemagni che lascia il rettangolo verde per dare spazio ad Asencio. Deli non riesce a sfruttare una buona occasione, sulle conseguenze di un calcio d’angolo. La partita si conclude con due minuti di recupero e tanta delusione per il Foggia. Festa grande al Partenio.

Impegno proibitivo in casa per il prossimo turno dei rossoneri. Allo Zaccheria ci sarà il Palermo con ambizioni da Serie A. Sarà importante registrare la difesa per evitare un’altra imbarcata.

TABELLINO:

AVELLINO – Lezzerini, Migliorini, D’Angelo (76′ Moretti), Ardemagni (83′ Asencio), Di Tacchio, Molina, Morosini (69′ Castaldo), Suagher, Bidaoui, Laverone, Falasco. A disp. Radu, Pecorini, Marchizza, Kresic, Camarà, Ngawa, Lasik, Paghera, Rizzato. All. Walter Novellino

FOGGIA – Guarna, Gerbo, Coletti, Empereur (22′ Chirico), Camporese, Rubin; Agazzi (59′ Deli), Vacca, Fedele;, Mazzeo, Beretta (78′ Nicastro). A disp. Pelizzoli, Agnelli, Loiacono, Fedato, Martinelli, Calderini, Floriano, Celli, Ramè. All. Giovanni Stropp

MARCATORI – 9’ Ardemagni rig. (AV), 21′ Morosini (AV),  29′ Mazzeo rig. (FG), 36′ Morosini (AV), 59′ Ardemagni (AV), 70′ Castaldo (AV),

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