CARAPELLE – Il maxi sequestro di beni a carico del commercialista carapellese, Massimo Curci, è stato un po’ come attendere l’epilogo di una roulette russa con la rivoltella carica di tutti i bossoli. Dalle colonne di questa testata, negli scorsi mesi, avevamo provato a far luce su un volume d’affari in vertiginosa crescita e su un sistema di interessi che ha portato il Curci ad acquisire le quote di maggioranza del Foggia Calcio e a fare “asso piglia tutto” nel settore dell’editoria foggiana.

Il piccolo centro dei Reali Siti è stato la culla di questa articolata trama di affari. Carapelle si è riscoperta meno sicura quando lo scorso 15 febbraio l’allora socio di maggioranza del Foggia Calcio fu il destinatario di un atto intimidatorio senza precedenti nella zona. Tutto è avvenuto in un’area periferica della città, quella che si rivolge al vicino comune di Orta Nova. In questo quartiere di recente urbanizzazione si trova la villa del commercialista, strutturata su almeno tre piani e con le cancellate marchiate con il suo cognome. Una costruzione che spicca attorno al contesto rurale nella quale sorge. Poco lontano, in Via Geremia del Grosso, entrando nel centro abitato di Carapelle, si trova il suo studio, all’interno del quale gestisce la procura contabile di diverse aziende, “soprattutto del nord Italia” – come ha sempre affermato anche a questa testata. Dal suo studio alla sua villa ci sono almeno 5 minuti a piedi, che sono il tratto di strada che Curci percorre quasi quotidianamente quando attacca e smonta da lavoro. Lo stesso tratto che percorreva quella sera del 15 febbraio, quando dei loschi individui armati di fucili a pallettoni, prima lo avvicinarono, poi vedendolo scappare, raggiunsero la sua abitazione ed esplosero delle cartucce verso la serranda del garage.

Dopo questo avvenimento Curci negò qualsiasi tipo di minaccia pregressa, ma a distanza di poco tempo si tirò fuori dalla società rossonera, dando poche spiegazioni ed esprimendo sconforto e dolore per una scelta sofferta ma necessaria. A Carapelle, nonostante tutto, l’affetto dei concittadini non è mai mancato. Un affetto che si lega soprattutto alla passione per il Foggia che, durante il traghettamento di Curci, è riuscito a ritornare dopo 19 anni nella serie cadetta. Carapelle è uno dei centri della provincia dove l’affetto per i Satanelli è più sentito, sia a causa della presenza dell’ex socio, ma anche perché la figura storica del capitano Cristian Agnelli è originaria del centro dei Reali Siti e qui ha ancora famiglia e affetti.  Proseguendo questo ideale tour tra i luoghi di Curci si arriva in Piazza Giovanni Paolo II, che è il maggiore punto di incontro del paese. Qui c’è stata l’ultima apparizione pubblica di Curci e di suo fratello in qualità di soci rossoneri. Fu quella un’occasione di festa, perché si celebrava la promozione in Serie B della squadra rossonera, proprio nella piazza di Curci, con l’onore della vittoria riportato in casa per cancellare quel brutto accadimento del recente passato.

Se da un lato i tifosi amano Curci, c’è tutto un lato dell’imprenditoria locale e dei colleghi commercialisti che invece se ne guardano solo dal nominarlo. A Carapelle, Orta Nova e negli altri comuni limitrofi non si vede di buon occhio la figura del vicepresidente onorario rossonero. Sono soprattutto gli operatori del settore contabile e commerciale a chinare il capo o a girarsi di spalle quando si chiedono lumi su questa figura così controversa.

Un personaggio che ha saputo differenziare i suoi interessi e raccogliere le speranze di emancipazione di un Comune intero. A Carapelle, a poca distanza dalla Piazza Centrale, vi è un grande auditorium costruito, terminato, ma tuttora inutilizzato. Dopo essersi preso quasi tutte le televisioni della provincia di Foggia, Curci e suo fratello, avevano in mente di prendersi questa grande giostra abbandonata per far partire una stagione di cabaret con interpreti di alto livello. Tutto ciò però non si è mai verificato anche perché, per tante cose, non bastano i soldi, ma serve anche il giusto appoggio politico. Ed ecco come nascono le aspirazioni politiche del fratello Nicola, coinvolto anch’egli nella gestione del Foggia.

A Nicola, già si riconducono alcune esperienze come assessore comunale di Carapelle (sfiduciò l’allora sindaco Palomba e ne denunciò una compravendita dei voti), ma soprattutto i desiderata futuri per i quali proprio il potente ragioniere potrebbe fare da apripista. Secondo alcuni rumors che circolano in paese, Nicola starebbe pensando di candidarsi alle prossime amministrative (previste per il 2018), non si sa bene con quale ruolo.

Un altro capitolo legato a Curci è quello della mondanità e delle amicizie illustri. Si vociferava anche che, tra i tanti affari, avesse curato la contabilità di alcune imprese riconducibili al milionario Gianluca Vacchi (esclusiva del Quotidiano L’Attacco), fenomeno del web per i suoi balletti sulla spiaggia in costume e mocassini. Ulteriori dettagli che rendono ancora più misteriosa e controversa la figura del commercialista carapellese.

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