Era probabilmente la partita più difficile per riscattarsi, visto che lo Spezia in casa ha costruito un vero e proprio fortino inespugnabile. E infatti il Foggia è incappato in un’altra sconfitta, la terza di seguito nelle ultime tre giornate di campionato. L’ultima, quella valevole per la 18esima giornata di Serie B, ha visto i rossoneri arrendersi per 1-0 nello stadio “Alberto Picco”. A decidere il match l’uomo più atteso di tutta la partita, quell’Alberto Gilardino che nel 2006 contribuì alla vittoria della Nazionale Italiana durante i Mondiali di Calcio.

Eppure la partita non è mai decollata davvero. Ritmi bassi da entrambe le parti e squadre impegnate soprattutto a difendersi. Che sarebbe stato così per il Foggia lo si era capito già dal modulo scelto da Stroppa: un insolito 3-5-2 che già aveva portato a sciagure nella partita contro l’Avellino. Gerbo e Celli chiamati a fare i tornanti, con in attacco Floriano e Beretta. Mentre dall’altra parte, Fabio Gallo ritrova Di Gennaro in porta ma rinuncia a bomber Granoche per lanciare in attacco la coppia Gilardino – Marilungo. Avvio guardingo tra le due squadre, con la prima azione da rete a firma bianconera che arriva soltanto al minuto 29, dopo che Gilardino si era fatto pescare in fuorigioco a tu per tu con Tarolli. Alla mezzora l’occasione più nitida. Marilungo lotta sulla linea di fondo e serve l’inserimento di Lopez, l’uruguaiano indugia troppo e si fa chiudere da due uomini rossoneri proprio mentre stava per calciare dall’interno dell’area piccola. L’occasione è solo il preludio della sviolinata del Gila. Azione che sembra tutt’altro che pericolosa all’inizio, con l’affondo di Lopez dalla sinistra e tutta la difesa del Foggia schierata. Tutto ciò non basta ad evitare il gol. Infatti sul cross dalla sinistra sbuca il testone dell’ex Milan-Parma-Palermo che impatta benissimo e non perdona. Inguardabile il posizionamento dei 3 centrali rossoneri che si perdono totalmente l’attaccante spezino. Il Foggia cerca di rispondere subito con Beretta che si incunea tra due difensori e fa partire un destro dalla lunetta che però si spegne a lato. Poco dopo Gerbo serve in profondità Agnelli che con una girata di destro impegna Di Gennaro. Sul finire del primo tempo, Coletti concede un angolo agli avversari che non desta alcuno sviluppo degno di nota. Finisce così un primo tempo avaro di occasioni, ma tanto basta allo Spezia per ritrovarsi in vantaggio.

Nessun cambio all’intervallo. In apertura Agazzi si becca un giallo per fallo su Mastinu. Alza il ritmo la squadra di casa, nell’intento di trovare il raddoppio. Celli anticipa di testa Marilungo, pronto a colpire a pochi passi da Tarolli. Al 51esimo punizione per il Foggia dalla trequarti, ma Agnelli batte male vanificando l’occasione. Ci prova anche Gerbo, al minuto 54, con un destro da fuori che sorvola ampiamente la traversa. E’ il momento migliore degli ospiti che non riescono però a trovare il pari, durante il calo fisiologico del Cesena. Anche Floriano prova dalla distanza ma il tiro termina alto. E’ lui il primo ad essere sostituito, con Stroppa che lancia Chiricò, lasciando invariato il sistema di gioco. Al 61esimo arriva l’occasione chiave per il Foggia: al centro dell’area Vacca, con un tacco pregevole, libera due compagni di squadra davanti al portiere avversario. Beretta lascia perché si trova in fuorigioco, ma Chiricò non ne approfitta e il suo scavetto sull’uscita di Di Gennaro si spegne fuori dalla porta. Fa un cambio anche lo Spezia, facendo entrare Forte al posto di Marilungo. Ancora un’occasione per il Foggia con Beretta che viene anticipato di testa da De Col poco prima di battere a rete. Ancora un’altra super occasione per i rossoneri, con il tiro defilato di Beretta che non trova la testa di Vacca, preso in controtempo a porta vuota durante un tuffo di testa. Dopo l’ammonizione di Agnelli, entra Vignali tra le fila dello Spezia, al posto di Mastinu. Ora i padroni di casa provano ad amministrare e si rinchiudono nella loro metà campo, non disdegnando le ripartenze. Stroppa ricorre alle forze fresche, chiamando in causa Fedato per Gerbo e Rubin per Celli. Al 77esimo classica azione di Chiricò che finta sul destro e calcia di sinistro a giro, ma la palla va alle stelle. A 5 minuti dalla fine è lo Spezia ad avere l’occasione per il gol. Serie di finte di Granoche che mette in mezzo: prima Forte e poi Vignali non trovano la deviazione sottoporta, con la difesa del Foggia che balla. L’arbitro concede 4 minuti di recupero. Nel primo succede qualcosa di incredibile: Vacca pescato in area tutto solo, ma il centrocampista schiaccia a terra la palla di testa servendo facilmente Di Gennaro da 0 metri. Sul capovolgimento di fronte, Tarolli commette un’ingenuità. Nel rilanciare la palla velocemente, la fa scivolare con le mani fuori dal limite dell’area e questo vale la punizione di seconda dal limite per lo Spezia. Granoche esplode il sinistro ma la palla si infrange sulla barriera, così come si infrangono le speranze del Foggia di recuperare il match. Finisce 1-0.

Mentre gli spezini corrono sotto la curva dei loro tifosi, è emblematico lo sguardo di Stroppa ripreso dalle telecamere di Sky. Ora il mister rischia veramente l’esonero, anche perché il Foggia è atteso da un trittico di partite niente male. Prima il Venezia fuori casa (venerdì 15 ore 20.30), poi la Salernitana e il Frosinone. Tutte partite difficili, mentre il Foggia, in attesa delle partite di Ascoli e Pro Vercelli si ferma 18 punti, al terzultimo posto.

TABELLINO

GOL: 31’ Gilardino (SPE)

SPEZIA (4-3-1-2): Di Gennaro, De Col, Terzi, Giani, Lopez, Maggiore, Bolzoni, Pessina, Mastinu (71’ Vignali), Marilungo (64’ Forte), Gilardino (78’ Granoche). All. Gallo.

FOGGIA (3-5-2): Tarolli, Camporese, Coletti, Martinelli, Agnelli, Agazzo, Gerbo (72’ Fedato), Vacca, Celli (75’ Rubin), Beretta, Floriano (60’ Chiricò). All. Stroppa.

ARBITRO: Davide Ghersini di Genova.

AMMONITI: 46’ Agazzi (F), 71’ Vacca (F), 87’ Lopez (S)

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