Diffondiamo integralmente la nota Facebook a firma di Iaia Calvio sulle questioni che riguardano il Partito Democratico di Capitanata. La candidata alla segreteria provinciale ha deciso di non partecipare per le motivazioni che vengono di seguito esposte ed argomentate. La segreteria cittadina foggiana, congiuntamente ad alcuni renziani che hanno sostenuto la Calvio, nelle ultime ore, ha proposto un appello all’unità e al superamento delle correnti che hanno diviso il partito. 

Oggi non parteciperò all’assemblea provinciale del PD di Capitanata. Non lo farò per precise ragioni politiche e per un’irrinunciabile esigenza di chiarezza che appartiene a tutti coloro
i quali hanno sostenuto la mozione Calvio in occasione dell’ultima campagna congressuale, al netto degli straripamenti delle esuberanze personali di chi evidentemente avverte come necessità imprescindibile quella di sedersi a un tavolo.
Stiamo aspettando che il massimo Organo di garanzia del PD ci dica se il regolamento congressuale è stato violato o no. Stiamo aspettando che il massimo Organo di Garanzia ci dica se condivide o no i timori e le preoccupazioni provocati dalle notizie di stampa, delle quali sono a venuta a conoscenza solo di recente, circa l’adombrato profilo di incompatibilità della neo eletta segretaria provinciale.

Prima di quella decisione non ritengo opportuno partecipare all’assemblea, né condivido le improvvide fughe in avanti di chi ha deciso di tenerla oggi e di procedere alla nomina degli organismi dirigenti locali prima che quella decisione arrivi.  Non mi interessa sedere al tavolo intorno al quale di qui a poche ore si procederà alla attribuzione di questo e quell’incarico. Mi interessa sapere che fine faranno i nodi politici cruciali posti all’attenzione del massimo Organo di garanzia del PD. Non mi interessano i richiami all’unità e al senso di responsabilità, se questo significa mettere la polvere sotto al tappeto e lasciare irrisolti i tempi politici sollevati. Non mi interessa stare seduta al tavolo con chi, sapendo di mentire, non ha esitato a dichiarare pubblicamente una cosa non vera, asserendo che nel congresso sono mancate le questioni politiche perché io mi sarei sottratta. Mente, perché è vero esattamente il contrario, visto che i miei inviti pubblici e quelli delle varie tv locali al confronto tra le due candidate hanno incrociato il “no, grazie” di Lia Azzarone.

Non mi interessa stare seduta intorno a un tavolo dove sono seduti quelli che in Puglia e – segnatamente – in questa Provincia stanno con chi ogni tre per due spara ad alzo zero contro il governo nazionale. Per intenderci, mi riferisco agli emiliani/renziani e agli orlandiani/renziani, insomma ai centauri, ma non come quelli della mitologia greca. No, centauri tutti in salsa pugliese, alla orecchiette e cime di rapa, per metà emiliani quando stanno in Puglia e per l’altra metà renziani quando stanno a Roma. Stare uniti ed esercitare la responsabilità non equivale a partecipare all’assemblea di oggi.

L’unità si costruisce sui temi politici e sugli obiettivi strategici che riguardano la collettività, non per garantire a qualcuno l’elezione a questo e quello scranno. A tal proposito, sarebbe interessante sapere che pensa l’attuale dirigenza del Pd di Capitanata sulla sanità e sullo stato della sanità in provincia di Foggia. Che posizione ha, a telecamere spente, sulla questione ambientale quando si tratta di affrontare temi locali scottanti, come quello relativo alla gestione del ciclo dei rifiuti e alla necessità di chiuderlo nel modo meno impattante possibile sulla vita e sull’economia del nostro territorio? Che pensa l’attuale dirigenza del Pd di Capitanata a proposito delle alleanze in vista delle prossime elezioni politiche? Su quali temi e su quali priorità pensa di costruirle? E, ancora, che pensa della necessità non più procrastinabile di formare una nuova classe dirigente dotata capace di empatia politica, competente, in grado di farsi interprete dei bisogni dei territori e di essere la cinghia di trasmissione di quei bisogni nei luoghi dove si prendono le decisioni? Che pensa l’attuale dirigenza del Pd di Capitanata rispetto alla necessità di essere un argine solido e invalicabile rispetto alla necessità di sgombrare il campo dal pericolo di commistioni tra politica, imprenditoria e studi tecnici?
Ad oggi purtroppo nulla sappiamo e non per nostra responsabilità, visto il pervicace e ingiustificabile sottrarsi della neo eletta segretaria ad ogni confronto pubblico sulle questioni politiche, in barba ai miei inviti pubblici e a quelli che ci hanno rivolto le tv locali, durante la campagna congressuale. Stiamo aspettando, nella inscalfibile consapevolezza che è su questi temi che si costruisce la Politica.  E sempre e solo su questi temi si costruiscono unità e responsabilità.  Temi che non possono essere in alcun modo surrogati da un natalizio “volemose bene che tra poco nasce Gesù Bambino e quel che è stato è stato”.

Certo, desta preoccupazione l’imminente appuntamento elettorale. Ma non sarà né la nostra mancata partecipazione all’assemblea di oggi, né la nomina dei componenti degli organismi provinciali a elidere o ad aggiungere credibilità e autorevolezza politica al Partito Democratico di Capitanata. Per cui, buon lavoro a chi vorrà partecipare. A me e a coloro i quali non parteciperanno, ribadendo il predetto irrinunciabile bisogno di Politica, spetta anche il sacrosanto diritto di conoscere la decisione della Commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico, nella consapevolezza che, di qualsiasi segno essa sarà, sicuramente offrirà un importante contributo per fare chiarezza.
Un sorriso.

Nota Facebook Iaia Calvio

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