Un altro temporale si abbatte sul Foggia Calcio. Dopo l’arresto del vice presidente onorario ed ex socio, Massimo Curci, il ciclone di indagini ha travolto anche il patron Fedele Sannella. Nella mattinata odierna, militari del Nucleo di polizia economico – finanziaria della Guardia di Finanza di Varese e personale della Squadra Mobile della Questura di Milano con la collaborazione dei finanzieri di Foggia, proseguendo nello sviluppo delle indagini condotte nell’ambito dell’operazione denominata “Security”, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Milano Giulio Fanales, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia (Ilda Boccassini e Paolo Storari) a carico di Fedele Sannella, patron della squadra rossonera, per il reato di riciclaggio.

L’ordinanza è una conseguenza degli interrogatori ai fratelli Massimo e Nicola Curci i quali, davanti al Pubblico Ministero della D.D.A milanese, avrebbero fatto emergere importanti indizi a carico di Sannella. Secondo il primo quadro investigativo, il patron rossonero avrebbe ricevuto e riciclato personalmente parte di tali versamenti, per un importo complessivo pari a 378.750 euro in denaro contante, impiegandoli nel Foggia Calcio SRL sia attraverso la corresponsione di somme di denaro in nero agli atleti, allenatori, procuratori, sia mediante pagamenti funzionali alla gestione della società calcistica, ostacolando così l’identificazione della provenienza illecita del denaro.
Per questi motivi la D.D.A. di Milano (primo caso in Italia di una richiesta simili a carico di una società di calcio) ha richiesto al G.I.P. del capoluogo lombardo di disporre, ai sensi della normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti, l’applicazione della misura cautelare della nomina di un commissario giudiziale per la durata di un anno, nei confronti del Foggia Calcio.

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