Il terribile e recente fatto di cronaca della diciottenne romana fatta a pezzi ha fornito un drammatico assist per dare ancora più importanza al dibattito tenutosi presso la parrocchia di San Giuseppe Sposo a Carapelle. Il mondo della cultura, della scuola e dell’associazionismo si sono incontrati per ribadire un grande “no” alla violenza di genere e a tutte le forme di violenza verso le fasce più indifese della società. Il pretesto è stato quello della presentazione del libro “Via le mani dagli occhi” di Francesco Gitto, scrittore, regista e avvocato, nato a Foggia nel 1972.

DSC_0033L’incontro è stato proposto dall’associazione culturale e politica “Il salto“ rappresentata durante la serata dal candidato sindaco, Umberto Di Michele. “Così come testimoniano gli incontri che abbiamo già tenuto, non si tratta di semplici appuntamenti di campagna elettorale – ha affermato Di Michele – ma piuttosto di momenti importanti incentrati su un tema di forte attualità. Per questo motivo abbiamo intenzione di continuare a parlare di violenza di genere a con altri appuntamenti successivi”.

27072649_10215670749349945_6658956612774574757_nLa violenza, sotto le sue più varie declinazioni, è argomento che riguarda anche la scuola. Per questo motivo è stato importante il contributo offerto, in termini di analisi, dalle docenti Maria De Cristoforo e Alba Subrizio. Quest’ultima ha recensito egregiamente il libro di Gitto, individuando i dettagli significativi di una storia di violenze metabolizzate nel corso della crescita, dalla protagonista Valeria che lentamente riesce ad uscire da una spirale di depressione.

“Via le mani dagli occhi” presto diventerà una pellicola grazie ad un atteso progetto cinematografico, ormai di prossima presentazione. Durante l’appuntamento di Carapelle, alcuni estratti del testo sono stati interpretati teatralmente dall’attore Marco Tornese e da Carmela Mariella. I loro dialoghi hanno attirato l’attenzione dei convenuti e consentito un maggiore coinvolgimento nella storia di Valeria.

Al termine del convegno, moderato da Piero Russo, i presenti hanno colto uno spiraglio di positività nell’auspicata capacità delle donne di farsi forza e di “mirare al sole” che sorge tutti i giorni nonostante le avversità della vita. Il messaggio conclusivo è presto detto: è possibile cambiare le cose e invertire situazioni negative, attraverso decisioni sofferte ma talvolta necessarie.

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