Ci sono vicende italiane di cui si pensa di conoscere tutto: fatti, protagonisti, finanche le dietrologie. Una di queste è il sequestro Moro: esponente di punta della DC, Aldo Moro viene rapito il 16 marzo e ucciso il 9 maggio del 1978 da un commando di terroristi delle Brigate Rosse. Quello che spesso non si conosce è il risvolto umano di questi personaggi. Agnese Moro, figlia di Aldo Moro, ci racconta con semplicità la natura umana di un uomo che non considerava il potere un privilegio ma un servizio. Con una scrittura poetica, Agnese Moro utilizza il registro verbale del passato per rievocare i suoi ricordi e quello del presente per sottolineare quanto del padre sopravvive in lei. Un libro che andrebbe letto in tutte le scuole!

Se fosse un cibo: 
un agnello di pasta di mandorle: dolce pasquale molto amato da Aldo Moro

Racchiuso in una frase:

Non c’è luogo, in cui sia andato, da cui non abbia mandato a ognuno di noi una cartolina (“Tante cose care. Papà”) e portato un regalo. Non c’è luogo in cui sia stato nel quale non abbia provato a portare anche qualcuno di noi per avere un’ulteriore occasione di dialogo “faccia a faccia” con ciascuno singolarmente. Non c’è luogo in cui sia andato da cui non ci abbia telefonato, magari molto brevemente, per assicurarsi che stessimo bene e per raccomandarci di chiudere il gas la sera (p. 46)

Edizione Utilizzata:
Agnese MORO, Un uomo così, Rizzoli, Milano 2003

Dove trovare il libro:
L’edizione da me utilizzata è la prima. Una seconda edizione ampliata è stata pubblicata nel 2008 ed è facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.itibs.it). Nelle bancarelle online dell’usato potete trovare sia la prima che la seconda edizione (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it)



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