Prosegue senza sosta il tentativo di salvataggio della Sia, dopo le dimissioni del sindaco di Cerignola, Franco Metta, dalla presidenza del Consorzio che ne detta le linee politiche. Nel corso degli ultimi incontri, secondo quanto riportato dallo steso primo cittadino ofantino, si sarebbe discusso a riguardo dell’avvicendamento in questo incarico così delicato a causa delle grandi difficoltà che l’azienda sta incontrando. Il sindaco cicognino, nel confermare la sua decisione, avrebbe avanzato due proposte per gli eventuali successori: quella del sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo, e quella del sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino. Entrambi avrebbero rifiutato, adducendo motivazioni di opportunità politica e di impegni lavorativi. “Poi tornano nelle loro città e si fanno i selfie, contro il Presidente, che non sanno sostituire” – ha chiosato amaramente Metta.



Intanto per le città il servizio di raccolta rifiuti sta lentamente riprendendo dopo la protesta delle ultime settimane posta in essere dagli operatori ecologici. Il prossimo scoglio è rappresentato dalla scadenza del 10 aprile, quando gli operai si attenderanno la nuova mensilità che inevitabilmente subirà dei ritardi a causa delle note difficoltà di liquidità dell’azienda. Mentre si cercano disperatamente risorse (da parte dei Comuni o dall’impiantistica che stenta a ripartire) i sindaci in assemblea si arrovellano sugli avvicendamenti da proporre in seno al CDA di Sia, ritenuto unico colpevole dell’attuale situazione di doglianza della ditta cerignolana. I sindaci della Bat avrebbero avanzato i nomi di Vasciaveo, Caressa e Pellegrini, che attualmente già fanno parte della Sia con ruoli di secondo piano. “Avevamo i Tre Re Magi in casa e non sapevamo nulla – ha commentato amaramente Metta  – gestiscono l’azienda da cento anni, basterà promuoverli Amministratori…”. 

Sulle difficoltà gestionali dell’azienda che ritira e smaltisce i rifiuti per conto di 9 Comuni del Basso Tavoliere è intervenuta anche la sezione della Lega di Cerignola, che per la prima volta ha preso posizione su quanto sta accadendo. A prendere la parola è stato il vice segretario cittadino di Cerignola, Vito Diciolla:

“Dipendenti senza stipendio, presidente dimissionario, Comuni che si dissociano. È questa la situazione di Sia s.r.l. ormai sull’orlo del fallimento e a rischio liquidazione” – afferma Diciolla. “A dare continuità al servizio l’AGER (Agenzia Regionale dei Rifiuti) che si è sostituita ai Comuni e in loro vece ha firmato i contratti di ARO per garantire la continuità del servizio. E, così, mentre noi ci chiediamo se l’intervento di Aseco sia stato fatto in modo regolare, ecco subentrare AGER che sottolinea come i conti in azienda non tornino: ai 14 milioni di euro ne mancherebbero altri 3, secondo il preventivo dei vertici SIA. Sarà allora in grado Sia di onorare i contratti?”.



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO