Intervenuta nel corso di un incontro politico a Carapelle, l’eurodeputata del Partito Democratico Elena Gentile ha analizzato il momento attuale per ciò che riguarda il settore del sociale nel comprensorio dei Cinque Reali Siti. L’analisi non poteva prescindere da quelle che sono le ultime novità nell’ambito del welfare, di cui la Gentile si è occupata prima da assessore regionale e attualmente tra gli scranni dell’europarlamento.

Proprio prendendo spunto dalle tematiche trattate a Bruxelles, la Gentile detta le linee per un nuovo welfare sostenibile, in un contesto dove continuano a progettarsi vecchie forme di assistenza, con linee di programmazione ormai superate. “Oggi la rincorsa al finanziamento non è sempre indice di una buona riuscita di una certa linea politica nel settore del sociale” – afferma la Gentile ai microfoni de Il Megafono. Il commento dell’eurodeputata arriva a poche ore dalla notizia del reinserimento del progetto RSSA di Orta Nova all’interno della graduatoria regionale che prima lo aveva escluso. Sullo stesso territorio, al momento, è già presente un’analoga struttura di proprietà privata, un convento delle suore che svolge funzione di assistenza agli anziani, e diverse strutture del sociale realizzate ma tuttora ferme al palo. Inoltre, a pochi chilometri di distanza, per la precisione a Stornara, nascerà un’altra RSSA sempre finanziata dalla Regione.

Sul tema l’ex assessore regionale al welfare auspica un totale cambio di paradigma. “Il segmento delle residenze socio sanitarie e ormai saturo, ragion per cui pare sconsigliabile insistere in questa direzione. Più che altro – sottolinea la Gentile – sarebbe più proficuo proporre un sistema di welfare ‘leggero’, ad esempio attraverso delle forme di social housing che si occupino di ospitare i fruitori ma allo stesso tempo reintegrarli nel tessuto sociale del territorio. Al momento, però, non sto vedendo nulla di tutto questo sul territorio dei Cinque Reali Siti”.

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