Diffondiamo integralmente le dichiarazioni dell’assessore allo sport della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, rilasciate a margine dell’apertura della X edizione di Sportiva…Mente, tenutasi questa mattina a Troia.




Riuscire a fare stare meglio chi ha più difficoltà è la cosa più bella per un politico. Il mondo migliora se sosteniamo gente che ha testa e cuore proiettati verso gli altri. Testa e cuore come quelli di Peppe Pillo, un bravo e appassionato medico, che è riuscito a far vivere una festa di comunità così potente da essere un ottimo auspicio alla vigilia del quarantennale della Legge 180 che cancellò la vergogna dei manicomi e che l’Italia ricorda domenica prossima.



È il senso speciale che, quest’anno, assume la festa lunga quattro giorni di “Sportiva…Mente”, la manifestazione contro lo stigma e la discriminazione del disagio psichico, organizzata per il decimo anno dal Centro di Salute Mentale di Troia dell’ASL Foggia, in collaborazione con l’associazione “Tutti in volo” e con i Comuni di Troia e Lucera, il GAL “Meridaunia” e la Pro Loco di Troia.

Oltre al torneo internazionale di “Calcetto a 6” tra squadre provenienti da più parti d’Italia, da paesi dell’Unione Europea e anche extra-comunitari, anche quest’anno “Sportiva… Mente” ha coinvolto le scuole. Sia i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado “Virgilio-Salandra” di Troia che, stamattina, hanno prima marciato nella città e poi invaso il palco dell’Auditorium del Centro Giovanile “Papa Giovanni XXIII” della parrocchia di San Secondino, che i ragazzi del Liceo artistico “Perugini” di Foggia. Per quattro mesi, hanno lavorato assieme sulle problematiche legate al disagio psichico e sulle tematiche dell’accoglienza e della solidarietà.

Un evento che, grazie anche al lungimirante sostegno del direttore generale dell’ASL di Foggia, Vito Piazzolla, si propone come modello di riferimento di integrazione sociale, capace di realizzare, nella vita quotidiana delle persone, l’utopia della realtà immaginata e concretizzata da Franco Basaglia, padre della Legge 180 del 1978.

Raffaele Piemontese

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