Ieri è stata la giornata mondiale del rifugiato e l’appuntamento ha assunto un valore ancor più importante a causa del dibattito politico totalmente incentrato sul tema dell’accoglienza. In tante città d’Italia sono state organizzate iniziative volte alla sensibilizzazione e alla diffusione di una cultura dell’ospitalità che sembra essere sempre più in discussione. Anche la piccola città di Stornara ha risposto all’appello con un’iniziativa organizzata dallo SPRAR, il sistema promosso dal Ministero dell’Interno che anche qui si occupa dell’integrazione dei rifugiati politici.



Nel centro dei Reali Siti il progetto di accoglienza diffusa è uno dei più longevi di tutta la Capitanata in quanto è attivo già dal 2007. Fa specie sentirne parlare ora che il Prefetto ha disposto ferree direttive in tale direzione rivolte a tutti i Comuni della Daunia che non ancora hanno dato seguito a questo tipo di progettualità. Nonostante alcuni problemi organizzativi e logistici che hanno impedito di tener fede alla scaletta, i beneficiari dello SPRAR di Stornara sono scesi in Piazza della Repubblica insieme al personale dell’APS Mondo Nuovo di Lucera che gestisce l’accoglienza sin dall’inizio del progetto. 

Sono perfettamente integrati nel contesto sociale dove il fenomeno migratorio fa segnare percentuali record, soprattutto nel periodo estivo per via dei lavori stagionali; sono le quattro famiglie e altri singoli aventi diritto che attualmente fanno parte del sistema SPRAR di Stornara. Al momento i beneficiari sono circa trenta tra siriani, ghanesi, turco-curdi e pakistani. Il progetto permette loro di avere di un pocket money giornaliero e di finanziare una soluzione residenziale in affitto.

Dall’ente locale abbiamo tutto l’appoggio affinché si possa creare vera integrazione – spiega Vincenza Scioscia, responsabile di progetto per Mondo Nuovo – anche se con alcune culture in particolare si incontrano più difficoltà per via della loro chiusura. Nella maggior parte dei casi però tutto procede per il verso giusto con l’inserimento a scuola e i risultati ottenuti tramite i corsi di alfabetizzazione“.

La città di Stornara risponde in maniera altruista alle esigenze di questi nuclei famigliari anche attraverso opere di volontariato. La vera difficoltà consiste nell’inserimento lavorativo di queste persone tutelate dal diritto internazionale che, esaurito il loro tempo dello SPRAR soltanto di rado trovano un impego stabile. Politica e responsabili dell’APS proprio per superare questi ultimi “scogli” integrativi sono concordi nell’organizzare eventi in piazza in maniera sempre più frequente, per far sì che si verifichi una convergenza attiva tra culture diverse.


“Con le associazioni in categoria, le realtà di volontariato e gli operatori di settore – spiega l’assessore Alessandro Grandone – abbiamo il dovere di strutturare in maniera continuativa degli eventi come quelli di oggi, in modo tale che la nostra città possa conoscere meglio di quanto avvenuto fino ad adesso una realtà che ci ha visti protagonisti fin da subito su scala provinciale“.

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