Nella cittadina di Ordona, dove la crisi dei rifiuti sembra avvertirsi di meno rispetto ai Comuni limitrofi, torna ad essere un tema di stretta attualità la questione sociale e integrativa. Nelle ultime ore, l’ex assessore Paolo Mastrogiacomo, dopo essersi chiamato fuori dalla Giunta di Serafina Stella, ha inviato al sindaco una nota attraverso la quale chiede ragguagli al primo cittadino sulla condizione di alcune abitazioni di Ordona dove risiedono dei cittadini stranieri.



“Con la presente – si legge nella lettera – desidero sottolineare ed evidenziare per l’ennesima volta il disagio e la crescente preoccupazione in cui versa la cittadinanza del nostro amato Comune, a causa della presenza di individui – pare di nazionalità rumena (comunitari) – i quali turbano con il loro comportamento la quiete pubblica”.

Non è di certo una novità la grande affluenza di comunitari e non sul territorio dei Cinque Reali Siti in concomitanza con il periodo di maggior richiesta di manodopera nelle campagne. Un territorio che spesso fa segnare numeri record di presenze nonostante queste persone spesso sfuggano a qualsiasi censimento, un territorio che al contempo, al di là di qualche isolato episodio, si è dimostrato sempre accogliente e tollerante seppur vessato dalla piaga del caporalato e dello sfruttamento nelle campagne.



“L’episodio avvenuto nella notte dello scorso 8 luglio in piazza Padre Pio (ndr. l’esplosione di alcuni colpi di pistola sulla quale stanno indagando i carabinieri) – si legge nella nota – è l’ultimo atto di una lunga serie che crea grande apprensione nei cittadini, impauriti dal fatto che possa a breve accadere qualcosa di più grave. Inoltre, caro Sindaco, Le faccio presente che molte di queste persone vivono con le proprie famiglie, con la presenza di minori, in ambienti che non rispettano i minimi requisiti igienico-sanitari”.

E’ soprattutto la questione abitativa ad interessare il consigliere comunale di Ordona che, pertanto, ha invitato il sindaco a contattare l’ASL allo scopo di pianificare una serie di controlli sul territorio finalizzati alla verifica dello stato in cui vivono queste persone ed in particolar modo i bambini.

Dal suo punto di vista, il sindaco dovrebbe dichiarare inagibili quegli stabili in modo da scoraggiare le cessioni in locazione e quindi le situazioni delicate che ne deriverebbero. “I nostri concittadini desiderano accogliere i cittadini di altre nazionalità – conclude Mastrogiacomo – ma chiedono il rispetto delle regole in vigore del nostro amato Paese”.

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