Sarà una delle campagne elettorali più incerte degli ultimi anni ad Orta Nova, dove nella prossima primavera si voterà per la tornata delle amministrative 2019. Tante sono le conferme, poche le novità sia sul piano delle dinamiche politiche che per quanto riguarda le personalità che ambiscono a contendersi la fascia tricolore. Secondo i primi rumors diffusi in città potrebbe essere la tornata elettorale con il maggior numero di candidati sindaci, questo a causa dei tanti personalismi che potrebbero favorire i soliti noti o i detentori di “pacchetti di voti”.



Ferito ma non di certo già sconfitto in partenza è l’attuale sindaco Gerardo Tarantino, portavoce locale del partito di Fratelli d’Italia. Nonostante l’opinione pubblica abbia addossato al medico ortese le colpe della crisi della Sia e delle conseguenti problematiche dell’impennate della TA.RI. e dei rifiuti per strada, è quasi sicuro che Tarantino si ripresenti alle prossime elezioni per tentare un “bis”. Con lui ci sarà sicuramente il fedele assessore Alessandro Paglialonga che potrebbe avere un ruolo da comprimario e in una strategia di “ricostruzione” dell’immagine potrebbe anche essere lanciato come giovane candidato sindaco. Più incerta è la posizione di Laura Spinelli, attuale vicesindaco che sta provando ad interloquire, per ora senza successo, con altre forze politiche, sempre nell’ambito del centrodestra.

Sarà proprio un’eventuale aggregazione tra le forze del centrodestra locale (storicamente più suffragato ad Orta Nova rispetto al centrosinistra) ad indirizzare in un modo o in un altro le prossime elezioni. Da poco è stata ufficializzata la figura di Nicola Maffione alla guida della segreteria locale della Lega – Noi con Salvini e poiché l’ex assessore al bilancio dell’attuale amministrazione comunale salutò tempo addietro la Giunta per screzi con l’attuale sindaco, pare impensabile che la sezione locale del Carroccio converga verso Fratelli d’Italia. Più possibile (se ne sta già parlando) pare l’alleanza con Forza Italia, la cui locale sezione in questi mesi è parsa tra le più attive compagini per un’opposizione esterna al consiglio comunale. Nel circolo azzurro di Corso Aldo Moro hanno le idee chiare sul candidato sindaco: sarà Nicola Di Stasio, ex consigliere comunale in epoca “Moscarelliana”, poeta, imprenditore della ristorazione e impegnato nell’associazionismo. Nonostante Di Stasio debba ricevere ancora una conferma dai vertici provinciali del partito berlusconiano, pare già uno dei primi punti fermi di questa campagna, anche a fronte dell’ultimo comizio in piazza a cui ha preso parte dal palco. Si parlerà anche del candidato da esprimere nell’ambito dell’eventuale centrodestra unito e per tale motivo l’ex candidato sindaco e dottore commercialista Antonio Porcelli resta alla finestra per capire se sia possibile o meno una sua eventuale “discesa in campo” sotto l’egida del simbolo con Alberto da Giussano. L’ex sindaco per due mandati Peppino Moscarella, invece, dopo aver aderito a Casa Pound ed essersi dimesso da presidente del Consiglio Comunale resta alla finestra ma una sua ennesima candidatura sembrerebbe al momento difficile.

Molto più fumosa e incerta è la situazione a sinistra dove l’ex sindaca Iaia Calvio si è un attimo defilata dalla politica dopo la sonora sconfitta al congresso provinciale del PD. L’avvocatessa ortese, non molto tempo fa, ha tenuto una riunione presso la sezione dem locale per comprendere quali possibili convergenze si sarebbero venute a creare in vista delle elezioni ma la risposta degli invitati è stata fredda o del tutto assente. Anche i vertici provinciali del partito sembrano preferire a livello locale tutt’altro che l’attuale gruppo dirigente dem ortese. Ha lavorato alacremente in questi mesi il consigliere d’opposizione Lorenzo Annese che però per il momento pare un po’ un “Giovanni senza terra” forte del suo consenso personale ma in difficoltà rispetto alla formazione di un contenitore politico in cui inserirsi e creare alleanze. Infatti dopo aver creato la pagina “Annese Sindaco” su Facebook questa eventualità si è un po’ arenata ed è partita una fase di incontro e di ascolto con altre realtà locali già in cammino.

Una di queste è stata la triade dell’associazionismo e della sinistra formatasi in seguito alla fusione di diverse realtà precostituite. “PartecipiAMOrtanova” è un progetto che riunisce ex socialisti, L’Orta Nova che Vorrei e società civile nel tentativo di ricostruire un polo di sinistra nella cittadina ortese che possa esprimere un solo candidato. Questo gruppo molto eterogeneo si trova di fronte ad un bivio sulla scelta dell’aspirante sindaco, ovvero: o scegliere un candidato “old but gold” come l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, Pasquale Ruscitto o come Paolo Borea; oppure puntare su una figura di un giovane professionista come il medico Mimmo Lasorsa o come l’ingegner Tonino Santopietro. Anche qui sono in corso riunioni per capire il nome su cui puntare e la sintesi non sarà affatto facile.



Tra la destra e la sinistra c’è un polo civico che si sta lentamente ingrossando e che finora è rimasto lontano dalla comunicazione e dall’ufficializzazione delle aspirazioni politiche. E’ quello che fa capo all’assicuratore ortese Antonio Di Carlo che sta aggregando giovani e meno giovani verso la campagna elettorale del 2019. “Tra poco si parte” ha scritto di recente sulla sua pagina Facebook, dopo aver rilasciato a Il Megafono in un’intervista nella quale si diceva pronto ad ambire alla fascia tricolore. Faceva parte anche di questa compagine il distaccamento che poi ha dato vita a “Il nastro”, il movimento che fa capo ad Antonio Abruscio che dopo il comunicato iniziale, almeno finora, non ha dato più seguito a quanto affermato.

In ultimo resta un’incognita importante legata al Movimento Cinque Stelle, un “marchio” che meglio di qualunque altro, al momento, potrebbe veicolare un certo voto d’opinione, anche se è ben noto che a livello locale di elezioni amministrative prevalgano altre modalità di consenso. Ad Orta Nova non ha mai attecchito la militanza pentastellata e il fatto che i politici con “precedenti” in altre compagini di partito non possano candidarsi taglia fuori un gran numero di sognatori locali. Questo però non esclude che, dopo la scorsa esperienza del candidato sindaco Maurizio Ardito, anche per la prossima tornata possa esserci una lista M5S. Ad Orta Nova ha tanti contatti il padre della deputata pentastellata Rosa Menga, il medico Marcello Menga, che è già a lavoro per provare a dare un contorno di ufficialità ad un nuovo meetup locale. Oltre a Leonardo Quarticelli in area 5Stelle c’è anche Daniela Laddaga che, per motivi di lavoro, non è stata candidata nel collegio di Cerignola-Manfredonia alle politiche dove avrebbe prevalso entrando nel Parlamento. Potrebbe essere la realtà locale la sua nuova dimensione? Staremo a vedere.

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