La voce circolata nei giorni scorsi trova ora conferma. La storica discoteca “Domus” di Foggia chiude. Sarà per trenta giorni, dopo l’episodio dell’aggressione che ha visto coinvolti un buttafuori e un ragazzo 18enne lucerino, a seguito della quale il ragazzo si trova ricoverato per gravissimi traumi e lesioni craniofacciali e toracoaddominali all’Ospedale di San Giovanni Rotondo. Nel pomeriggio di ieri gli agenti della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Amministrativa della Questura di Foggia hanno notificato alla titolare della discoteca il Provvedimento di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio di attività, ai sensi dell’art. 100 del TULPS ( Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), emesso dal Questore di Foggia, Mario Della Cioppa.



“Come è noto a seguito delle indagini effettuate da personale di questa Squadra Mobile, l’autore del ferimento e del cruento pestaggio veniva individuato in uno degli operatori impiegati abusivamente nei servizi di controllo all’ingresso del locale, poi sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, quindi, arrestato, per i reati di tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di armi, risultato gravato da precedenti specifici di polizia per detenzione abusiva di armi e lesioni personali. L’episodio criminoso era iniziato proprio all’ingresso del citato locale, dove verso le ore 2.00 il giovane si era presentato insieme ad altri due amici, chiedendo di entrare – si legge nel comunicato della Questura di Foggia che ricostruisce la vicenda -. Al rifiuto oppostogli rispondeva con frasi ingiuriose che determinavano la brutale reazione del buttafuori, culminata a poca distanza dall’ingresso con il grave ferimento del malcapitato”.


Oltre all’arrestato, a seguito dei controlli effettuati sui nominativi dei 13 addetti alla security impiegati sabato notte, 4 sono risultati privi di autorizzazione, o perché mai conseguita, in due casi scaduta di validità. Già nel novembre scorso, a seguito di un controllo effettuato presso lo stesso locale da personale di Polizia, nell’ambito dell’operazione detta “Taxi Driver 1”, estesa a tutto il territorio nazionale, venne accertata la presenza di due addetti alla security, impiegati in maniera abusiva, procedendo alla contestazione delle relative sanzioni amministrative, sia nei confronti della titolare, che dei due addetti per migliaia di euro. Inoltre, informano dalla Questura, le notti del 12 novembre 2017, del 21 gennaio e del 16 settembre 2018, si erano già verificati altri episodi di violenza tra giovani frequentatori, sia pur di non grave entità. I soggetti coinvolti nelle diverse colluttazioni, avvenute sia all’interno del locale che nell’area pertinente di parcheggio, furono medicati sul posto per le ferite lacerocontuse riportate soprattutto al volto. I fatti descritti seguono di pochi giorni l’episodio accaduto la notte del 6 ottobre scorso, in un altro locale di Foggia, quando durante una rissa tra alcuni giovani, fu ridotto in fin di vita un ragazzo di 25 anni di Cerignola. Nei prossimi giorni verranno, pertanto, intensificati i servizi di controllo ai locali pubblici da parte di personale della Divisione Amministrativa della Questura, con particolare riguardo all’aspetto dell’impiego degli addetti ai servizi di sicurezza sussidiaria.
Infine, la problematica delle condizioni di ordine e sicurezza dei locali pubblici, sarà oggetto di esame tematico in sede del prossimo COSP, previsto per domani, cui è prevista la partecipazione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Foggia, nonché di rappresentanti di categoria dei titolari dei locali pubblici.

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