“Questa Consulta è la nuova Antimafia Sociale”. Il messaggio arriva forte da Palazzo Dogana, dove stamattina si è insediata la Consulta Provinciale per la Legalità. Circa un anno per portare avanti un percorso non facile ma condotto all’insegna della trasparenza. Quasi cinquanta adesioni con 4 Comuni (Foggia, Manfredonia, Cerignola e San Severo), ma anche associazioni e sindacati. Un segnale di incoraggiamento per un territorio che ha bisogno di uno strumento di supporto a ciò che fanno le forze dell’ordine. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il Presidente della Provincia, Francesco Miglio, il Dirigente della Sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale, Agostino De Paolis, il dirigente della Direzione Centri Giustizia Minorile, Puglia e Basilicata, Giuseppe Centomani, la Consigliera della Regione Puglia, Rosa Barone, il Procuratore Antimafia di Bari, Francesco Giannella, il Presidente di Confindustria Foggia, Gianni Rotice e il Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Peppino D’Urso.
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Ha moderato il lavori, il Capo Ufficio Stampa della Provincia, Carmine Pecorella. Presenti in sala anche i rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale di Foggia tra cui il Vice Presidente, Rosario Cusmai, i Consiglieri Cataneo e Ursitti, il Segretario Generale, Giacomo Scalzulli, il Dirigente Giovanni D’Attoli, Vittoria Lombardi e Grazia Lodato, Gabriella Berardi e di numerosi Comuni della Capitanata, del Prefetto e delle Forze dell’Ordine, oltre ai delegati degli enti ed associazioni aderenti alla Consulta.
Tra gli obiettivi, perseguire la cultura della legalità nel territorio provinciale con “azioni di educazione e promozione alla cittadinanza attiva”; ricognizione di soggetti attivi sul territorio di Capitanata per avviare percorsi, collaborazioni e intese per migliorare la qualità del vivere civile e realizzare la giustizia sociale; collaborazione con gli enti locali nella programmazione e nell’elaborazione di iniziative nel settore della sicurezza e tutela del territorio; monitoraggio dei fenomeni criminosi presenti sul territorio e promozione di studi e ricerche in materia di sicurezze e tutela del cittadino.
“Vogliamo accrescere la legalità nelle nostre comunità, la sfida è far crescere sempre più le politiche di antimafia. Importante è poi anche la prevenzione nelle scuole e parlare con gli operatori economici del territorio”, ha sottolineato il Presidente della Provincia Miglio. Obiettivo, insomma, fare rete. “C’è un lavoro abbastanza complesso da fare, ma se ci crediamo riusciremo a fare qualcosa di positivo”.



Secondo Rocco De Paolis “la Provincia di Foggia è quella che dà maggiori problematiche, l’intento è quello di raccogliere quante più adesioni possibili. La presenza così numerosa rappresenta una possibilità importante, quella di avere degli occhi sul territorio. C’è massima collaborazione istituzionale, dobbiamo intervenire in maniera efficace sul territorio”. Centomani ha sottolineato come sia importante “che una rete diventi un sistema, senza un passo di questo genere si continua ad improvvisare. Bisogna essere capaci di agire in maniera concordata”, mentre per Rosa Barone “se non si impara a fare rete non si va da nessuna parte. È una provincia difficile, ma credo che la Consulta possa far bene a patto che agisca a partire dalle scuole”. “La nostra non è una presenza di cortesia ma ci crediamo davvero. Per troppi anni abbiamo sentito da soli il carico della lotta alla mafia, di fronte al sistema della legalità non può opporsi l’azione del singolo. I nostri avversari fanno rete, per cui a maggior ragione dobbiamo farlo anche noi”, ha sottolineato Francesco Giannella, mentre per Peppino D’Urso “occorre una saldatura forte tra le istituzioni che combattono l’illegalità e la società civile, un momento permanente di confronto e riflessione su un fenomeno molto inquietante in Capitanata. Purtroppo la portata del fenomeno sfugge ancora, e la sfida è proprio invertire la rotta”.
In conclusione dei lavori della Consulta è stato approvato il regolamento ed il coordinamento.

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