Le associazioni di volontariato e le parrocchie di tutta la provincia di Foggia si preparano alla 22a giornata della Colletta Alimentare che si terrà sabato 24 novembre. Sotto la regia del Banco Alimentare della Daunia “Francesco Vassalli”, tanti volontari della Capitanata presidieranno i supermercati e gli ipermercati per sensibilizzare la popolazione contro lo spreco alimentare e accogliere le donazioni che poi saranno girate alle persone bisognose. L’iniziativa è stata presentata lo scorso sabato 10 novembre, presso la Sala “San Francesco” della Parrocchia Gesù e Maria di Foggia, dove è stato fatto un bilancio delle scorse collette e sono state diffuse le linee guida per la prossima edizione ormai alle porte.



Anche quest’anno, dalla mattina alla sera, sarà possibile donare prodotti a lunga conservazione, in particolare latte, riso, pasta, passata di pomodoro, legumi, ma anche olio e alimenti per i bambini che poi saranno ritirati dai volontari davanti ai supermercati e smistati sul territorio verso i punti carità e le parrocchie che si occupano di fronteggiare l’emergenza alimentare. Un vero e proprio “movimento” di volontariato che ogni anno si distingue in positivo sul territorio di Capitanata e che soltanto nella scorsa edizione ha consentito di raccogliere oltre 33 tonnellate di donazioni, con 60 supermercati che hanno dato la disponibilità per accogliere i volontari (oltre 600 impiegati su tutto il territorio provinciale).
Delle emergenze diffuse sul territorio, delle iniziative volte alla sensibilizzazione sullo spreco alimentare e di tutti gli altri progetti in corso d’opera se n’è parlato al convegno presso la Parrocchia di Gesù e Maria. Il padrone di casa, Padre Gianni Gelato, ha accolto i relatori e ha introdotto il dibattito moderato da Salvatore De Martino, anch’egli volontario del Banco Alimentare da molti anni. Subito dopo ha preso la parola il presidente del Banco Alimentare di Foggia, Giuseppe Brescia che ha ricordato la figura del notaio Vassalli, figura apicale del volontariato in Capitanata, venuto a mancare quest’anno. Per il grande impegno che ha profuso negli anni in favore del Banco Alimentare, sarà dedicata a lui questa edizione della colletta. Al tavolo dei relatori erano presenti anche Giuseppe Parma, Direttore Nazionale della Rete Banco Alimentare; Fabrizio Fantini, Consigliere Banco Alimentare “F.Vassalli” della Daunia; Roberto Ginese, Responsabile Caritas parrocchia Gesù e Maria; e Gaetano Volpe, direttore confraternita di Misericordia di Orta Nova.



“Ringrazio il Banco Alimentare e tutti i volontari per ciò che riescono a donare ai poveri” – ha affermato Roberto Ginese, responsabile della Caritas di Gesù e Maria, una parrocchia che si contraddistingue a Foggia per la presenza del dormitorio e che consente di fronteggiare anche l’emergenza abitativa oltre a quella alimentare. “Non servono supereroi per donare, servono persone normali con tanta voglia di fare e buona volontà, affinché la colletta abbia una buona riuscita” – ha sottolineato Fabrizio Fantini, consigliere del Banco Alimentare “F. Vassalli” della Daunia. Ha concluso i lavori il direttore Giuseppe Parma il quale ha rinnovato l’invito a partecipare a questa straordinaria giornata come volontario o come semplice donatore al fine di riunire tutta l’Italia in un unico grande gesto di solidarietà. “Sarà importante pubblicizzare anche il numero delle donazioni (45582)” – ha sottolineato il presidente nazionale, Giuseppe Parma – “perché tutto questo servirà per mettere in moto la grande macchina organizzativa, al fine di accogliere al meglio le donazioni e girarle laddove risulteranno più utili”.
Non solo colletta alimentare ma anche educazione sul tema del cibo. Verso questa finalità è orientata la sinergia tra Banco Alimentare di Foggia e Misericordia di Orta Nova, la confraternita rappresentata al tavolo dal segretario Gaetano Volpe. “Dopo il nostro matrimonio di beneficenza con il Banco” – ha spiegato Volpe – “abbiamo avviato dei progetti sul nostro territorio di riferimento, per far fronte allo spreco che purtroppo si verifica nelle sale ricevimento e nei ristoranti. Ad Orta Nova vogliamo aprire una mensa e un dormitorio pubblico perché ci sono zone della provincia che, alla stregua della città capoluogo, rimangono indifferenti di fronte alle sempre più numerose persone che dormono per strada”.

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