Svolta sull’omidicio di Rocco Dedda, il 47enne foggiano assassinato con quattro colpi di pistola il 23 gennaio 2016 a Foggia davanti alla compagna e al figlio di 4 anni.



La Polizia ha fermato Giuseppe Albanese, di 38 anni, con l’accusa di aver assassinato l’uomo. Albanese al momento dell’arresto si trovava al funerale del pregiudicato Rodolfo Bruno, ucciso la scorsa settimana in un’area di servizio alla periferia di Foggia. Per gli inquirenti Albanese è vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza. L’inchiesta che ha potato alla sua individuazione si è avvalsa anche delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. Il fermo della Dda di Bari è stato convalidato dal Gip di Foggia che ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.



Dedda fu ucciso da quattro colpi di pistola esplosi all’altezza del torace, tra il petto e l’addome da due uomini che bussarono alla porta della sua villetta in via Capitanata. Ad agire nell’omicidio di Dedda furono due sicari, giunti sul posto in sella ad una motocicletta, poi ritrovata bruciata in via Di San Giuliano, al Villaggio Artigiani. Il passaggio dei killer fu immortalato da alcune telecamere di sicurezza situate in zona.

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