Non è stato affatto facile garantire l’osservanza del silenzio e dell’ordine pubblico tra la nutrita schiera di cittadini infervorati che hanno preso parte alla conferenza stampa dello scorso 10 maggio ad Orta Nova. In una sala “Saverio Zampini” gremita come in poche altre occasioni, i vertici della Sia, nelle persone del presidente del Cda, Giuseppe De Venuto e del direttore generale Michele Centola, accompagnati dal presidente del consorzio Fg/4, Franco Metta (sindaco di Cerignola), hanno incontrato la cittadinanza di Orta Nova e i relativi consiglieri comunali per spiegare le ragioni del necessario adeguamento ai costi del servizio corrisposto, nella misura richiesta da Sia e approvata in assemblea di Bacino a metà aprile scorso. Il tema, nella città capofila dei Cinque Reali Siti, era parecchio sentito poiché, in seguito all’approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario e delle conseguenti tariffazioni Tari 2016, corrette sull’adeguamento richiesto, i cittadini ortesi subiranno un notevole incremento dell’imposta incorporata nella Iuc, non avendo ancora ben chiaro se e in quali tempistiche sarà attivata una raccolta indifferenziata, così come auspicato dall’Amministrazione Comunale ortese in sede di approvazione, durante lo scorso consiglio del 28 aprile.

metta (1)Dopo un breve discorso introduttivo del sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino, durante il quale ha avuto modo di spiegare come l’aumento delle tasse non sia stata una decisione adottata a cuor leggero, ha preso la parola Franco Metta, in qualità di presidente del Consorzio che detta le linee politiche sulla gestione dei rifiuti. Il suo intervento, nonostante la pur apprezzabile tenacia di non sottrarsi al confronto pubblico sul tema, è stato caratterizzato da uno stucchevole gioco dello “scarica barile” nei confronti delle precedenti amministrazioni, ragion per cui lo stesso è stato più volte interrotto dalla platea spazientita. “Abbiamo trovato una situazione in eredità – ha spiegato Metta ad Orta Nova – che definire drammatica è dire poco, in quanto prima di noi si è navigato a vista. Io sono stato eletto il 14 giugno e il primo atto da sindaco è stato quello di partecipare ad una riunione in Prefettura, durante la quale ci veniva comunicato che la Sia non aveva i soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti. Negli anni precedenti, hanno scaricato negli impianti di Cerignola, anche altri comuni extra bacino e questo, da una parte ha comportato che la discarica si sia riempita velocemente, ma da un certo punto di vista andava bene allora perché per conferire i rifiuti si pagava e si sgravavano così i costi dei comuni afferenti al bacino. Fino a quando è avvenuto tutto ciò, i comuni come quello di Orta Nova hanno dunque corrisposto da contratto una cifra che non era minimamente bilanciata al servizio realmente offerto. Ma tra qualche mese, la discarica di cui Sia può disporre, sarà completamente satura e dunque vi è la necessità di ripensare la gestione del tutto e chiedere delle somme calcolate sugli esatti parametri di spesa individuati secondo gli studi fatti dai tecnici. Evidentemente nel corso degli anni nessuno si è domandato come fare a rendere sostenibile la gestione dell’azienda e quindi ora è giunto il momento in cui ogni servizio deve essere pagato per quanto effettivamente costa”.


annese Mentre i tanti cittadini presenti sgomitavano per intervenire (alcuni anche accennando delle risse), dai banchi dell’opposizione ha preso la parola il consigliere di minoranza
Lorenzo Annese, il quale, interpretando il sentore collettivo, ha fatto notare come “il servizio corrisposto” ad Orta Nova da anni sia alquanto deficitario. “Sono consigliere comunale da molto tempo – ha affermato Annese – e dunque ho visto nascere la Sia, conoscendone la situazione debitoria accumulatasi nel tempo. Orta Nova è stato l’unico comune che ha sempre dato più di quanto ha ricevuto, con operatori ecologici che per anni sono stati sottopagati e con cassonetti mai sostituiti per decenni. Per questi motivi oggi ci aspettavamo un trattamento differente, considerando che siamo anche l’unico comune che ha sempre regolato per tempo i pagamenti in favore dell’azienda, mentre tanti altri enti del bacino continuano ad accumulare debiti. Negli scorsi anni, abbiamo pagato dei costi aggiuntivi per i cassoni della differenziata che poi in realtà non ci sono mai stati. A fronte di tali ragioni riteniamo che sia sconsiderato richiedere un adeguamento ad un servizio che in realtà è da locanda’ ma che viene spacciato come di primo livello”.


iaia calviooDopo che il consigliere Ruscitto ha ricostruito storicamente la situazione di Orta Nova quando la gestione dei rifiuti era amministrata in autonomia e – a suo modo di vedere – in maniera più virtuosa, dai banchi dell’opposizione ha preso la parola Iaia Calvio, ex sindaco di Orta Nova e attuale consigliera di minoranza del Partito Democratico, la quale si è rivolta direttamente a Metta, dicendo: “Caro avvocato, le chiedo di usare con parsimonia il termine ‘eredità’, in quanto la situazione drammatica in cui versa attualmente la Sia è stata determinata da alcuni personaggi che lei reputa politicamente suoi amici. E’ chiaro che una società, facendo dei ragionamenti economici d’impresa, deve puntare a regolare i conti. Ciò che è inaccettabile invece, è che in consiglio comunale ci vengano a raccontare delle cose che lei stesso ha avuto modo di sbugiardare in questa sede. I costi aggiuntivi che graveranno sulle spalle dei cittadini non serviranno affatto per la differenziata [aspetto sul quale Centola ha comunque dispensato rassicurazioni] ma piuttosto serviranno a coprire la situazione debitoria e a pagare gli stipendi dei dipendenti. Mi auspico inoltre che vengano attivate anche delle operazioni di riscossione dai comuni morosi e che, così come avverrà ad Orta Nova, anche gli altri comuni adeguino le tariffe Tari. All’attuale maggioranza invece voglio dire che con l’avanzo di Amministrazione che avevamo lasciato noi nei bilanci comunali, si sarebbero potute prevedere delle misure compensative per i pensionati e per i nuclei famigliari in difficoltà, al fine di agevolare chi verrà salassato. Ma niente di tutto questo è stato fatto”.

 

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