Sconto della pena per i due sicari di Pasquale Del Grosso, l’imprenditore originario di Ordona assassinato nella notte del 16 gennaio del 2014. Mentre la difesa richiedeva l’ergastolo, in primo grado, il Tribunale di Bari aveva convalidato una condanna di 15 anni per Antonio Menna e Giuseppe Ciocca, i due uomini che freddarono il titolare dell’autoparco di Carapelle a colpi di fucile, prima di dargli fuoco all’interno della sua autovettura lungo la strada provinciale 105, all’altezza dell’imbocco stradale che conduce a Castelluccio dei Sauri.

Il giudice d’appello però, negli scorsi giorni, ha ridotto la pena di 4 anni, per aver riconosciuto in capo ai due imputati delle attenuanti generiche derivanti dal fatto che fossero entrambi incensurati. La sentenza di secondo grado ha quindi stabilito 11 anni di reclusione sia per Ciocca che per Menna. I due quarantaseienni, circa 2 anni fa, si macchiarono di questo efferato delitto a causa di alcuni litigi con Del Grosso. Quest’ultimo aveva più volte chiesto ai due uomini, un’ingente somma di denaro in cambio di due mezzi autoarticolati che erano parcheggiati nel suo autoparco nei pressi di Carapelle.

Ciocca e Menna si rifiutarono categoricamente di elargire il denaro richiesto (circa € 20.000) e dopo un’accesa discussione freddarono l’ordonese prima di tentare di occultarne il cadavere, appiccando un incendio. La salma carbonizzata di Del Grosso fu riconosciuta soltanto dopo alcuni rilievi svolti dai comparti specializzati della Polizia di Stato.

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