Che Orta Nova non fosse “a misura di carrozzina”, lo si era capito già da tempo. Al centro dell’attenzione, la presenza di numerose barriere architettoniche che impediscono gli accessi verso alcuni luoghi di interesse della città. Nelle scorse, settimane, il tema era ritornato al centro dell’attenzione, soprattutto nel merito di alcune criticità individuate in Piazza Pietro Nenni e nei pressi della Chiesa della BVM dell’Addolorata.

Conseguentemente a ciò, alcuni giorni fa, il gruppo politico di Italia Unica, ha presentato all’Ufficio Protocolli del Comune, una richiesta indirizzata al sindaco e alla Giunta Comunale con la quale è stata proposta l’istituzione di un “Disability Manager”, incaricato all’individuazione e alla definizione di adempimenti risolutivi sul tema.

“Italia Unica Orta Nova – spiega Fabio Campanaro, commissario cittadino – è il primo movimento politico di centro-destra a prendersi cura di alcuni problemi di cittadini diversamente abili presenti nel comune di Orta Nova, che hanno avuto difficoltà in quest’ultimo periodo, denunciando alle autorità competenti i loro disagi e lo fa protocollando una proposta per l’istituzione della figura del Disability Manager. Questo contributo, che è il primo step di un lungo lavoro di ricerca e studio, è una proposta che non ha la pretesa, di essere esaustivo, ma offre alcuni spunti di riflessione e prospettive per il futuro, in relazione anche al confronto con paesi in cui tale figura professionale esiste da ormai 30 anni”.

La richiesta, qualora dovesse essere presa in carico dalla maggioranza, per la sua attuazione, dovrebbe passare in Giunta Comunale e poi in Consiglio. Si tratterebbe però di un provvedimento che pare quanto mai necessario per le attuali carenze  sotto il profilo infrastrutturale e urbanistico individuate nel Comune Capofila dei Cinque Reali Siti.

“Possiamo definire il Disability Manager come un facilitatore creativo – spiega Campanaro – con il compito di costruire soluzioni che sostengano l’autonomia della persona con disabilità nelle diverse sfere della vita quotidiana. È, dunque, un costruttore di reti, di servizi, di soluzioni che, partendo necessariamente dalle difficoltà della persona con disabilità, dispone degli strumenti per realizzare una visione unitaria e coordinata, per migliorare la qualità delle politiche territoriali. Il suo obiettivo è quello di favorire l’accessibilità urbanistica, il coordinamento sociosanitario, l’inclusione scolastica, quella lavorativa e il turismo, mediante il superamento dei confini dei servizi e la valorizzazione delle professionalità esistenti sul territorio. Il centro-destra Ortese e la politica in generale – conclude – devono iniziare fare una politica diversa tornando a discutere di valori, dividersi su tutto, rispettare i programmi elettorali, fare qualcosa di costruttivo e utile per il paese, soprattutto dare spazio ai giovani che sono un laboratorio d’idee e il futuro del paese, dare delle soluzioni a problematiche che interessano tutti i cittadini, come il percorso che stiamo facendo noi di Italia Unica, mi auguro che l’attuale amministrazione prenda in considerazione il nostro progetto.”

 

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