Lo scopo è duplice e quanto mai urgente: da un lato smuovere l’immobilismo dell’ente sovracomunale dell’Unione dei Cinque Reali Siti, da un altro quello di favorire l’ascesa di un comparto dell’agroalimentare da sempre inespresso per via dello scarso appeal imprenditoriale e promozionale. A fronte di questi due atavici problemi, nasce, dallo spunto del giovane assessore di Orta Nova, Alessandro Paglialonga, l’idea di formare una denominazione unica dei prodotti agricoli locali, un marchio di riconoscimento che unisca varie tipologie di prodotti in modo da essere ben riconoscibili al di fuori dei confini circoscrizionali. Il tutto è partito quasi come un’idea spot, ma lentamente ha conosciuto i primi passaggi formali. Dopo la delibera del Consiglio Comunale di Orta Nova, la bozza progettuale è passata nelle mani dell’assemblea dell’ente sovracomunale che ha approvato – in una delle poche riunioni tenutesi negli ultimi anni – un piano che potrebbe segnarne inaspettatamente il rilancio.  Si chiama “DE. UN. 5RS” (Denominazione dell’Unione dei 5 Reali Siti) e il suo fine ultimo ha già accattivato l’interesse di alcuni stakeholders locali e di altri soggetti che ne condividono gli stessi obiettivi, dal Gal Tavoliere, attualmente in fase costitutiva, alle associazioni di categoria.

Così, in attuazione della delibera dell’Unione, risalente al 27 luglio scorso, è stata convocato, presso il palazzo Ex gesuitico di Orta Nova, il gruppo di lavoro che procederà alla formulazione definitiva del Regolamento istitutivo della marchio di denominazione. Alla primo tavolo tecnico per la stesura dello statuto, erano presenti Alessandro Paglialonga, in qualità di coordinatore del progetto e assessore alle politiche agricole di Orta Nova; Anna Maria Magaldi, consigliere con delega all’agricoltura del comune di Stornarella; Ferdinando Iagulli, assessore all’agricoltura del comune di Stornara; Michele Pettolino, in rappresentanza del comune di Carapelle. Assente per motivi sopraggiunti all’ultimo momento, Rocco Volpone, assessore del comune di Ordona che ha comunque dato la sua massima disponibilità. Oltre alle rappresentanze comunali, mai così a stretto contatto sin dalla formazione del sodalizio da municipi, vi erano anche Gerardo Torchiarella, presidente della sezione locale della Coldiretti; insieme al professor Stefano Iorio, docente di economia all’Unifg, accompagnato dagli studiosi, Vincenzo Signoriello e da Fedele Colantuono. Insieme hanno provato a mettere su carta tutti gli spunti per permettere un’attuazione pratica quanto più efficace.

“Non posso che essere orgoglioso del gruppo di lavoro che mi affianca in questo percorso – ha spiegato l’ideatore del progetto, l’assessore Paglialonga – la politica locale, deve necessariamente rispondere alle istanze di un territorio che grida ‘aiuto’, ritornando al suo compito naturale. Noi lo stiamo facendo affiancandoci al Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, al costituendo “Gal Tavoliere” e alle Associazioni di categoria. Solo queste virtuose sinergie possono portare ai risultati più straordinari, ed essi sono l’occasione di ‘redenzione’ e rilancio per questo ente intermedio, che è come un gigante assopito”.

Nella corso della prima riunione sono emerse tutte le criticità e difficoltà nel rendere funzionale il Regolamento, il quale potrebbe avere il meritorio “record” di essere il primo dal 2009, data di fondazione dell’Unione.

iagulli-e-nigro“La maggiore criticità, dibattuta nel corso della prima riunione – ha spiegato Iagulli, assessore di Stornara – riguarda la possibilità o meno di esternalizzare l’organo preposto alla selezione dei prodotti e delle aziende che potranno usufruire del marchio. Ritengono che sia necessario il supporto di esperti in materia, come agronomi e dottori in agraria, per poter valutare in maniera corretta e specialistica il target del progetto”.

Nonostante gli emendamenti dibattuti, come primo step, la proposta ha raccolto davvero i favori di tutti i presenti, che sicuramente nelle prossime settimane avranno modo di ritrovarsi e confrontarsi ancora.

magaldi“E’ un’iniziativa davvero lodevole – spiega Anna Maria Magaldi – che anche noi da Stornarella, abbiamo subito deciso di sposare. Dobbiamo lavorare sodo per renderla funzionale, al fine di farci trovare pronti per i finanziamenti europei che richiedono dei requisiti sempre più aggregativi”.

Un ulteriore passaggio meritorio sarà quello che permetterà l’ingresso soltanto alle aziende che hanno tutti i conti in regola e tutti i rapporti lavorativi perfettamente conformi alle leggi.

“Con le capacità tecniche e amministrative della nostra equipe – si auspica, in conclusione, Paglialonga – potremo facilmente superare le divergenze, approdando nel più breve tempo possibile alla stesura definitiva del disciplinare”.

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