Due confische ed un sequestro d’urgenza sono stati disposti dal Tribunale di FoggiaSezione Misure di Prevenzione, ed eseguiti da personale del Centro Operativo D.I.A. di Bari, nell’ambito di procedimenti volti all’irrogazione di misure di prevenzione, che hanno interessato molteplici beni, siti nella provincia foggiana, per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro.

Nello specifico, gli investigatori della D.I.A. hanno rilevato che i suddetti patrimoni, posseduti direttamente o per interposta persona, erano sproporzionati rispetto alle entrate lecite dei soggetti coinvolti, e quindi necessariamente riconducibili a proventi di attività delittuose, secondo le previsioni del Codice Antimafia.

Tale ipotesi, accolta dal predetto Tribunale, ha portato all’esecuzione degli odierni provvedimenti che hanno riguardato esponenti di spicco della criminalità organizzata foggiana ed in particolare:

  • CIAFFA Gerio, operante soprattutto nei territori di Orta Nova ed Ordona (FG), già raggiunto nell’aprile 2014 da una misura cautelare personale e reale nell’ambito dell’operazione Black Land, condotta, tra gli altri, anche dal Centro Operativo D.I.A. di Bari, attraverso la quale è stata sgominata una banda dedita al traffico illecito di rifiuti. A seguito di tale attività, lo stesso è stato condannato alla pena della reclusione di anni tre, mesi nove e giorni dieci (sentenza confermata anche dalla I Sezione Penale della Corte d’Appello di Bari lo scorso 18 maggio);
  • BRANDONISIO Arcangelo, elemento di vertice della criminalità organizzata cerignolana, già luogotenente del clan PIARULLI-FERRARO, la cui appartenenza è emersa nell’ambito dell’operazione Cartagine del Centro Operativo D.I.A. di Bari. Nella circostanza, il BRANDONISIO è stato condannato alla pena della reclusione di anni otto per essersi reso partecipe di un’associazione per delinquere di tipo mafioso dedita, tra l’altro, al traffico di sostanze stupefacenti;
  • NARDINO Luigi, pregiudicato, appartenente ad un originario nucleo familiare dedito da sempre al traffico di stupefacenti, operante preminentemente in San Severo (FG), già condannato per aver commesso reati in violazioni delle direttive comunitarie relative ai rifiuti.

Le attività in questione rientrano in una più ampia strategia, coordinata dalla locale D.D.A., volta ad un’intensificazione dell’aggressione dei patrimoni della criminalità organizzata nella provincia di Foggia.

Comunicato Stampa DIA BARI

Bari, 12 ottobre 2016

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