Se n’era già discusso durante l’ultimo dibattito della Settimana della Cultura 2016, nell’aula conferenze del Palazzo Ex Gesuitico. In quell’occasione, alla presenza di quasi tutti i sindaci dei comuni dei Reali Siti, era stato accertato che le farraginosità dell’Ente sovracomunale dell’Unione dei Cinque comuni fossero determinate da degli articoli di “poco successo” inclusi nell’attuale Statuto.

Nella consapevolezza del ruolo importante che l’Ente può ancora avere, sono iniziati i primi tentativi di riforma del testo costitutivo. L’assessore alle politiche agricole e agli affari generali del Comune di Orta Nova, Alessandro Paglialonga, negli scorsi giorni ha fatto recapitare a tutti i comuni, al presidente della Giunta dell’Unione e al presidente del Consiglio dell’Unione, una prima bozza contenente delle modifiche a tre articoli che potrebbero rilanciare il progetto di condivisione, arenatosi negli ultimi anni.

Nel dettaglio, la prima proposta di emendamento riguarderebbe l’articolo 12 del Capo II sulla composizione del consiglio. Dai 30 consiglieri, secondo quanto proposto da Paglialonga, si passerebbe a 18 membri, di cui 6 consiglieri di Orta Nova (4 della maggioranza e 2 della minoranza), e 3 consiglieri per i restanti comuni (con due della maggioranza e uno della minoranza).Tale provvedimento è ritenuto necessario a fronte delle continue difficoltà nel raggiungere il numero legale durante le assemblee.

L’altra modifica riguarderebbe la nomina del Presidente, per la quale si dovrebbe votare a maggioranza semplice in assemblea tra i sindaci in quel momento in carica presso i comuni aderenti. La carica durerebbe 3 anni, facendo venir meno la turnazione annuale in vigore adesso. La proposta di riforma inoltre prevede la possibilità che un sindaco possa nominare un suo delegato per presenziare alla Giunta dell’Unione.

“L’impegno profuso per rendere funzionale ed efficiente questa nostra Unione dei Comuni nasce dall’esigenza stessa di garantire la sua sussistenza, in buona sostanza la sua ragion d’essere – spiega Alessandro Paglialonga. Infatti, la normativa nazionale e regionale impone oggi a tale Ente intermedio di svolgere una pluralità di funzioni e servizi dei Comuni aderenti, rappresentando l’ambito ottimale per la loro gestione associata. E’ noto tuttavia che l’Unione dei “5 Reali Siti”, a distanza di otto anni dalla sua costituzione, non goda di buona salute da questo punto di vista. Da qui l’idea, anche sulla base delle proposte emerse lo scorso 18 settembre a termine della settimana della cultura, di emendare il suo Statuto originario. Quindi affinché l’Unione funzioni è necessario rivisitarla, ed in particolare dimezzando il numero dei suoi Consiglieri, garantendo l’elezione del Presidente al suo interno con durata triennale in modo da poter attuare un programma politico coerente ed infine modificando la composizione della sua Giunta con la presenza di Assessori delegati con diritto di voto. Questi sostanziali emendamenti permetteranno di perseguire con maggiore vigore la gestione in forma associata di alcuni servizi, oltre che lo sviluppo di alcuni progetti già in corso come il Regolamento per istituire la DE.UN.5RS (Denominazione dell’Unione dei 5 Reali Siti). Si spera ora nell’approvazione in Consiglio dell’Unione della nuova bozza di Statuto presentata, approvazione che dovrà poi essere ratificata dai diversi Consigli comunali. L’Amministrazione Tarantino vuole pertanto farsi portatrice di questa nuova “vision” per l’Unione garantendo nel medio e lungo periodo la sua sopravvivenza, la sua rinascita.”

Con questi presupposti di fondo, i cambiamenti proposti passeranno adesso al vaglio dei vari consigli comunali e in seguito alla valutazione degli organi sovracomunali dell’Unione dei Reali Siti.

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