Nella sala Frasca dell’ Istituto Olivetti di Orta Nova, la scrittrice Gabriella Genisi ha incontrato gli alunni delle classi quinte, per presentare il suo ultimo giallo, tutto made in Puglia,  dal titolo “Mare nero”, edito dalla Sonzogno. Presenti la professoressa Nunzia Roccotelli, organizzatrice dell’ evento, e il Dirigente Scolastico, professor Giuseppe Russo. Ha introdotto la professoressa Lea Durante, docente alla facoltà di Lettere dell’ Università di Bari, chiarendo i filoni portanti della narrazione: “Un giallo che va oltre il giallo e che rilancia  problematiche di impatto ambientale ancora molto attuali  nella città di Bari. La vicenda narrata, infatti, si snoda su un doppio delitto: quello dei giovanissimi subacquei, Marinella e Luca, e quello del mare, devastato da rifiuti radioattivi, tanto da essere battezzato dalla stessa Genisi: “mare nero”.

Porta avanti le indagini l’affascinante commissario Lolita Lobosco, donna in carriera, audace e caparbia, mix perfetto tra tradizione e modernità: un Montalbano in gonnella e tacchi a spillo, pronta a tutto pur di scoprire la verità. Una verità amara questa volta. Soprattutto se si pensa che il ritrovamento di un relitto, pieno di  scorie radioattive,  non è  il frutto dell’immaginario dell’ autrice, ma rappresenta una realtà con la quale i cittadini baresi, in un tempo neppure tanto lontano, si sono dovuti confrontare. Anche il romanzo si evolve: il  semplice  romanzo giallo si ribalta in romanzo d’ inchiesta, riportando alla memoria la storia del bombardamento del 2 dicembre 1943; alcune navi affondate dai tedeschi trasportavano iprite.

img_6096A testimonianza, è stato proiettato un documentario, atto a dimostrare la veridicità dei fatti accaduti;  “il mare che il commissario vive come un suo elemento naturale  –sostiene la scrittrice- si contrappone al mare visto come discarica per i rifiuti radioattivi e, oggi, anche tomba per gli immigrati”. Cambia completamente la concezione verghiana del mare: ritenuto, in passato, colpevole del fallimento dei Malavoglia, è divenuto, oggi, una vittima  dell’ uomo, che, egoisticamente, lo sta sacrificando.

E’ opportuno, a questo punto sottolineare la vera e reale funzione della letteratura tutta protesa verso un impegno  sociale e civile,  come ribadisce, a piena voce, la scrittrice: “ E’ necessario educare alla tutela dell’ ambiente attraverso la conoscenza. La conoscenza è possibile solo grazie alla scrittura e alla sua divulgazione”. Richiama tutti i cittadini al senso del dovere: “ Dobbiamo  informarci e chiedere delucidazioni agli organi competenti, se è necessario”. L’ autrice intravede  il recupero di una letteratura basata sui valori tradizionali  e sull’allontanamento dai clichè di una modernità che, per dirla alla Eco, tiene troppo all’utile e all’evasione.

Gabriella Genisi, fedele discepola di Camilleri, così  ama definirsi, oltre a vivere per la magia della scrittura, (ha all’attivo ben 5 romanzi di successo) è anche una cuoca provetta e ama condire i suoi scritti con deliziose ricette della cucina barese: “Le  tradizioni della terra di origine segnano la nostra vita  per sempre” – afferma. “Quando ritorniamo da un lungo viaggio e sentiamo gli odori e riconosciamo i sapori della nostra terra, come per miracolo, veniamo catapultati proustianamente indietro, alla ricerca di un tempo perduto”. Al contrario, velocemente è trascorso il tempo per gli studenti, che affascinati dalla personalità della Genisi, le hanno posto numerose domande e riconosciuto qualità non solo di  bravissima scrittrice ma anche di persona molto carismatica.

Comunicato Stampa Olivetti Orta Nova

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