In una pianta ripongono le loro più rosee aspettative per il futuro. Più che rosee, violacee, riprendendo il carattere cromatico dei fiori di zafferano. Si tratta di 10 giovani imprenditori agricoli della Capitanata (Andrea Suriano, Francesco Di Noia, Donato Grieco, Gabriella Rizzo, Cosimo Caputo, Roberta Pedone, Donato Forte, Rino Mercuri, Celestino Di Corato e Dario Petralla) che hanno deciso di formare una cooperativa dedicata alla coltivazione e alla commercializzazione della profumata spezia, sia come prodotto finito che come “ingrediente segreto” di altri articoli gastronomici.

“Zafò” – questo è il brand che i giovani agricoltori hanno scelto per contraddistinguere questa nuova iniziativa di impresa che coinvolge diverse individualità tra Cerignola, Foggia e Cinque Reali Siti. Gli audaci pionieri dello zafferano si sono conosciuti durante un incontro di condivisione organizzato dalla nota hub rurale foggiana di Vazapp. Durante questa “Contadinner”  tenutasi a Stornarella in contrada Lagnanello, nella cascina di Celestino Di Corato, altri agricoltori si sono avvicinati a questa tipologia di coltura già sperimentata da alcuni anni dallo stesso Celestino, insieme al suo socio Cosimo Caputo, con l’azienda agricola “Il Tavoliere” .

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Intendendo le grandi potenzialità di un settore ancora inespresso sul territorio, hanno deciso di mettere in comune gli appezzamenti di terreno per riuscire a sostenere mutuamente le spese per la costruzione del brand e per le attività di marketing.

“In quell’occasione – spiega Di Corato – abbiamo condiviso la volontà di iniziare un percorso nuovo, verso il quale abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza. La nostra cooperativa è formata da singoli ma anche da associati che hanno in comune la volontà di differenziare la produzione tipica dei nostri territori, per ricavare un mercato di nicchia che possa essere soddisfacente e remunerativo. E così, già da alcuni mesi stiamo confezionando i prodotti derivati, come il panettone di zafferano, i taralli e i biscotti al cioccolato e zafferano”. 

15284034_1153775798011629_5873326986691594787_nSono circa 2 ettari quelli entrati a far parte della superficie nelle disponibilità della cooperativa. Da un ettaro si ricava meno di un chilo di zafferano, che al grammo può avere dei prezzi che oscillano dai 18 ai 20 euro.  Si può vendere in bustine o in altri formati. E al di là della redditività del prodotto, si tratta di una coltura che prevede una estenuante manodopera e un particolare clima. Durante la puntata di Linea Verde che andrà in onda su Rai 1 nel corso di domenica 11, i giovani produttori di zafferano spiegheranno gli obiettivi della loro start up nata per diffondere una coltura/cultura inconsueta sul territorio del pomodoro, del grano e dei carciofi.

“Stiamo cercando di capire come confezionare altri prodotti, come la pasta e le creme di zafferano” – continua Di Corato. “Per fare ciò ci serviranno delle partnership con produttori locali che già stiamo provando a coinvolgere. Per il futuro abbiamo intenzione di organizzare uno ‘Zafferano on the road’ portando le nostre specialità nei ristoranti più affermati del nostro territorio. Nel frattempo, parallelamente, lavoriamo dal punto di vista del marketing, attraverso la messa a punto di un sito che ci consentirà l’e-commerce”. 

“Per noi, costituire una cooperativa è stata una piccola vittoria – spiega il presidente, Andrea Suriano. Inoltre, altro motivo di soddisfazione è il fatto di avere un’età media di 35 anni, con tanti giovani che ripongono le loro speranze in questo nuovo percorso. Abbiamo iniziato aggregando un primo nucleo, ma non è detto che possano esserci altri ingressi all’interno della nostra cooperativa. Il nostro obiettivo sarà quello di sensibilizzare il mercato locale, cercando inizialmente la vendita al dettaglio e poi magari insistere attraverso lo strumento delle vendite online”. 

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