Il primo consiglio comunale del 2017 ad Orta Nova ha esplicitato un dato politico allarmante per l’attuale amministrazione guidata da Dino Tarantino. Gli strascichi delle elezioni provinciali hanno minato alcuni equilibri interni e così il gruppo consigliare di Forza Italia (formato da Davide Quiese, Antonio Aghilar e Alfredo Ballatore) ha assunto un atteggiamento di ostilità neanche tanto nascosto.

Questa ostilità ha portato verosimilmente all’assenza dei tre consiglieri forzisti durante l’ultima assemblea comunale. Un’assenza “rumorosa” che ha messo in difficoltà la maggioranza, affidatasi al buon senso delle opposizioni, al fine di approvare dei punti sui quali vi era comunque un’ampia convergenza espressa già in sede di commissione.

Constatato il numero legale, il presidente Peppino Moscarella ha dato inizio alla seduta che al primo punto all’ordine del giorno prevedeva la modifica del regolamento cimiteriale sulle lampade votive. A tal proposito l’assemblea ha votato l’abolizione della mora del 20% per gli inadempienti al pagamento del canone d’utenza (ossia per circa 1000 dei 4000 contratti in essere).

Con gli stessi voti è stato approvato anche il regolamento relativo alla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento, in virtù del quale i tributi locali potranno essere rateizzati in cinque tranche da estinguere entro settembre 2018, prevedendo comunque gli interessi ma non il conteggio delle sanzioni. Un punto che, qualora fosse stato rinviato, non sarebbe stato più calendarizzato a causa della sua incombente scadenza fissata al primo di febbraio.

Il punto successivo riguardava la conferma dell’aliquota IRPEF all’8% (percentuale massima consentita), sulla quale l’opposizione ha fatto valere i propri seggi determinando un pareggio e facendo rinviare la deliberazione. Dopo l’approvazione del regolamento unico di ambito per l’affido famigliare, la minoranza ha lasciato l’aula impedendo ai consiglieri rimasti di deliberare l’approvazione dei debiti fuori bilancio.

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