L’assessore alle politiche cimiteriali di Orta Nova, Alessandro Paglialonga, spiega le ragioni del project financing inserito nell’atto di indirizzo per la gestione del cimitero di Via Stornara. Sul tema se n’è discusso durante l’ultimo consiglio comunale. Di seguito riportiamo la relazione integrale dell’assessore, il quale si rivolge direttamente al consigliere Annese dopo che quest’ultimo aveva a sua volta fatto girare un comunicato fortemente critico nei confronti di questa scelta politica (LEGGI QUI: https://ilmegafono.eu/2017/03/06/comune-orta-nova-nelle-mani-dei-privati-le-accuse-lorenzo-annese/) . Ecco la relazione di risposta letta nel corso dell’ultima assise comunale monotematica.

Ancora una volta siamo qui riuniti in Consiglio comunale per dibattere di scelte legittime prese dalla nostra Amministrazione. Così come devo constatare che per l’ennesima volta viene messa in discussione la legalità di scelte politiche trasparenti e lungimiranti sulla base di falsità, che spesso rasentano la diffamazione. Nonostante ciò non ci sottraiamo al confronto, ed è per questo che all’odierna questione è necessaria dare una risposta sia di carattere tecnico-normativo che politico.

Partendo dalla prima potrei prendere in esame il manifestino che lei, Consigliere Annese, ha pubblicizzato a livello locale e smentirlo punto per punto. Di certo non rappresenta il modo di fare corretta informazione in quanto genera solo inutili allarmismi basandosi su dati inesatti o per lo più falsi. In generale questo atteggiamento populista non è consono al ruolo istituzionale che ricopre e nel tempo sicuramente non paga.

Ebbene, le delibere n. 16 e n. 33 del 9 e 28 febbraio 2017, avevano ad oggetto rispettivamente la valutazione e la successiva approvazione della proposta di Project Financing inerente il cimitero. A tal proposito lei ha sostenuto che avremmo approvato la decisione di “affidare in concessione ad una impresa napoletana, congiuntamente ad una cooperativa sociale di Brindisi” la realizzazione di una serie opere e la gestione di taluni servizi connessi al cimitero.Tralasciando quest’ultimo aspetto, che preciserò in seguito, questa affermazione è palesemente falsa! Infatti, ai sensi del comma 15 dell’art. 183 del D.lgs. 50/2016, il quale testualmente recita che “l’amministrazione aggiudicatrice può invitare il proponente ad apportare al progetto di fattibilità le modifiche necessarie per la sua approvazione. Se il proponente non apporta le modifiche richieste, la proposta non può essere valutata positivamente”, la Giunta si è limitata prima a prendere atto del progetto di fattibilità del proponente richiedendo al tempo stesso delle modifiche migliorative, come la gestione del servizio navetta all’interno del cimitero e la gestione dei bagni, condizioni appunto senza le quali la proposta non sarebbe stata valutata positivamente. (Delibera n. 16 del 9/2/2017)

Successivamente, lo stesso organo esecutivo, non ha affidato in concessione nulla di quanto da lei falsamente sostenuto, ma si è limitato ad approvare il progetto di fattibilità con le accettate condizioni da noi richieste, successivamente “il progetto di fattibilità approvato” verrà posto “a base di gara”, gara “alla quale è invitato [anche] il proponente”! (Delibera n. 33 del 28/2/2017).Anche in merito al diritto di prelazione del proponente travisa palesemente la normativa, infatti la stessa prevede effettivamente che “nel bando è specificato che il promotore può esercitare il diritto di prelazione e che “se il promotore non risulta aggiudicatario, può esercitare, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione, il diritto di prelazione”. Tuttavia affinché possa divenire a tutti gli effetti aggiudicatario il proponente deve “impegnarsi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’aggiudicatario”. In altre parole, se nel bando dovesse presentarsi un’altra impresa con un’offerta migliore rispetto a quella del proponente messa a base di gara, quest’ultimo potrebbe esercitare il diritto di prelazione adeguandosi all’offerta migliorativa.Solo in questo modo potrebbe aggiudicarsi la gara altrimenti la stessa vedrebbe come aggiudicatario un’altra impresa con un’offerta migliore: in qualsiasi caso chi ne guadagnerà è l’Ente e la Comunità!

Tra l’altro questa operazione non è indolore dal punto di vista economico né per il promotore né per l’eventuale aggiudicatario, infatti, “se il promotore non risulta aggiudicatario e non esercita la prelazione ha diritto al pagamento, a carico dell’aggiudicatario, dell’importo delle spese per la predisposizione della proposta nei limiti [del 2,5 per cento del valore dell’investimento, come desumibile dal progetto di fattibilità posto a base di gara]”, così come “se il promotore esercita la prelazione, l’originario aggiudicatario ha diritto al pagamento, a carico del promotore, dell’importo delle spese per la predisposizione dell’offerta nei [medesimi] limiti.”Posso capire la difficoltà nel comprendere la norma, ma questa operazione non ha davvero nulla di “truffaldino” come lei sostiene. La legge, nella fattispecie il comma 15 dell’art. 183 del D.lgs. 50/2016, rubricato come “Finanza di Progetto”, che ha modificato il nuovo Codice degli Appalti dando attuazione alle direttive comunitarie 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE, CE LO CONSENTE!!! QUINDI DI COSA STIAMO PARLANDO!?!? LA TRUFFA NON SUSSISTE!!!

Per quanto attiene invece all’oggetto del progetto di fattibilità, non so dove lei abbia mai letto la parola “riscossione” del canone delle lampade votive, QUESTA E’ UN’ALTRA FALSITA’! Infatti la proposta approvata e messa a base di gara per la parte nuova del cimitero comunale prevede la realizzazione di 960 nuovi loculi, ripeto 960 nuovi loculi nel cimitero, la gestione dei servizi cimiteriali e la realizzazione e gestione dell’impianto di illuminazione votiva, oltre ai servizi richiesti in fase preliminare ed accettati come la gestione del servizio navetta all’interno del cimitero e la gestione dei bagni.Dove in ogni caso la parola gestione è da intendersi come manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture e degli impianti, ma anche come attività di presidio e custodia, conduzione e pulizia.

Un’altra menzogna è l’importo del valore della proposta che oggi ammonta a € 1.500.935,48, così come previsto nelle delibere oggetto della presente discussione che nel PEF allegato alla proposta, e non a € 1.800.000 come lei sostiene: UN’ALTRA BUGIA! Tra l’altro la proposta presentata prevede una soluzione progettuale per le opere murarie con tecnologie di ultima generazione a basso impatto ambientale, ben inserite nel delicato contesto e nello stile architettonico delle singole aree. Verranno utilizzate inoltre lampade votive a fluorescenza utilizzanti LED ad alta luminosità ed effettuata manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti che potranno essere alimentati con pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda la concessione, questa avrà durata di 30 anni dal momento della sottoscrizione e al termine, se non rinnovata, il concessionario avrà l’obbligo di cedere tutte le opere realizzate in buono stato di conservazione e manutenzione al Comune.

In riferimento alla delicata questione delle tariffe ancora una volta la devo smentire! E’ vero che questa amministrazione ha portato il prezzo del loculo a € 2.000, ma l’ha fatto solo per colmare l’effettivo prezzo di mercato e di costruzione dell’opera stessa essendo la vecchia tariffa del tutto inadeguata. Se avessimo continuato a vendere loculi ad un prezzo inferiore, come fatto in passato nonostante quel prezzo fosse da tempo superato, avremmo potuto generare un effettivo danno erariale per l’Ente. Non può essere giustificata inoltre la possibilità di adottare un prezzo minore utilizzando le economie di gara: le stesse per loro natura vengono utilizzate per far fronte ad imprevisti o a realizzare opere accessorie o funzionali alla struttura principale e quindi partecipano a determinare il valore complessivo dell’opera stessa.

Detto ciò, lei paventa in modo allarmante che “sotto al nuovo padrone chissà quanto costeranno i loculi ai cittadini?” Glielo dico subito: LO STESSO PREZZO!!! E’ stata la nostra prima preoccupazione verificare che il prezzo restasse invariato sia per la concessione dei loculi che per il canone delle lampade votive! Questo concetto per noi è imprescindibile e sarà ribadito in fase di gara e di sottoscrizione del successivo contratto prevedendo solo, così come per legge per i contratti di lunga durata, l’eventuale adeguamento annuale all’indice ISTAT, stabilita dalle variazioni che subirà il costo della vita dell’aumento dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati a far data dalla sottoscrizione della convenzione. Ma in un periodo purtroppo di crescita zero o addirittura di deflazione, come quello che stiamo vivendo, questo aumento è da escludere nel prossimo futuro se non in maniera davvero marginale.

A tal proposito voglio informare la cittadinanza che nel PEF, allegato al progetto di fattibilità del proponente messo a base di gara, è previsto anche un aggio per il nostro Comune. Infatti avremo diritto al 5 per cento sui guadagni annuali provenienti dai servizi offerti e versato nelle casse comunali dall’impresa aggiudicataria della concessione.

 

In conclusione, ai sensi della normativa vigente menzionata, la scelta di modalità di affidamento di pubblici servizi a privati è rimessa all’insindacabile discrezionalità dell’Ente qualora vengano rispettati i seguenti criteri:

  1. i principi europei di libera concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi;
  2. dell’obbligo di motivazione;
  3. dei principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa.

QUINDI QUALE NORMA RISULTEREBBE VIOLATA?! QUALE NORMA VIETEREBBE LA PRIVATIZZAZIONE DI PUBBLICI SERVIZI RISPETTANDO I CRITERI DI LIBERA CONCORRENZA?!

NESSUNA!!! LE SUE ARGOMENTAZIONI SONO INFONDATE E DECISAMENTE PRETESTUOSE!!!

La realizzazione di nuovi loculi nel cimitero comunale e le gestione dello stesso risulta opera indifferibile stante la gravissima situazione di saturazione dell’infrastruttura medesima, tanto da ritenersi pubblico interesse da tutelare in via prioritaria. In altre parole c’è un disperato bisogno di loculi a fronte di una domanda sempre crescente dovuta all’assenza di luoghi in cui deporre le salme dei nostri cari defunti. Un’assenza causata da anni di mala gestio del cimitero comunale e dal mancato rispetto dei turni di tumulazione ed inumazione. Stante quindi l’incapacità tramite risorse pubbliche sia umane che finanziarie di perseguire il suindicato supremo interesse, si è optato per l’adozione dello strumento del PF così come disciplinato dalla vigente normativa. I principali vantaggi di questa scelta diventano così la possibilità di realizzare un’iniziativa di notevole interesse per la collettività, senza impatto sul bilancio pubblico e senza assumere il rischio di costruzione, finanziario e di mercato, che sono posti a carico dei privati nonché l’opportunità di perseguire una più elevata qualità della progettazione, tempi ridotti di realizzazione e maggiore efficienza gestionale.

L’obiettivo a cui mirare è quello di garantire un’adeguata funzionalità ed efficienza dei servizi offerti, e di migliorare il sistema di accoglienza e di realizzazione di nuovi loculi a servizio degli abitanti di Orta Nova. L’interesse pubblico perseguito è quindi quello di addivenire in tempi rapidi alla costruzione di 960 nuovi loculi per far fronte alla crisi esistente dall’assenza di loculi tramite l’utilizzo di capitali privati oltre ad ottenere un’integrazione di nuovi servizi cimiteriali e il miglioramento sostanziale di quelli già esistenti. Il vantaggio per l’impresa aggiudicataria sarà ovviamente quello economico derivante dall’erogazione dei medesimi servizi, ovvero dalle varie attività connesse e dall’assegnazione dei nuovi loculi. Si tratta pertanto di un’operazione neutrale per il bilancio comunale, senza che comporti alcuna perdita di gettito, in quanto le somme vengono anticipate in prima battuta dall’impresa aggiudicataria della concessione per la realizzazione di un’opera “calda”, quale è la costruzione di nuovi loculi o dell’impianto di illuminazione votiva.

Per ovvie ragioni, ovvero per legittimare l’investimento, queste poste devono essere poi recuperate dalla stessa impresa in un piano di ammortamento nel lungo periodo che giustificano la concessione del servizio per una durata trentennale. L’operazione è inoltre legittima anche sotto il profilo sia della giurisprudenza amministrativa che contabile. Infatti il paventato eccesso di potere non sussiste in quanto l’atto è conforme e risponde all’interesse pubblico su indicato e non ad uno privato. L’organo, ovvero la Giunta che ha emanato l’atto aveva il potere di emanare quel determinato atto. L’atto è esente da difetti logici essendo conforme ai precetti di imparzialità previsti dalla normativa vigente. In merito alla legittimità contabile si ritiene non sussista alcuna forma di danno erariale, in quanto l’atto non determina alcuna diminuzione di risorse che potrebbe tradursi anche nella perdita o compromissione di beni o valori immateriali.

A tal proposito ho già detto che l’operazione è neutrale per il bilancio comunale, è a costo zero per lo stesso, e le somme incassate dall’impresa aggiudicataria negli anni sono finalizzate a coprire gli investimenti immediati iniziali per la realizzazione di opere che prima non c’erano e che comunque perverranno nel patrimonio comunale una volta terminata la concessione. Senza dimenticare l’aggio annuale che il comune acquisirà dall’impresa aggiudicataria nella misura del 5 per cento sui proventi dei servizi offerti dalla stessa. Queste motivazioni politiche risultano per l’attuale amministrazione comunale sufficienti a giustificare l’adozione di un legittimo strumento di amministrazione finanziaria quale è il PF inerente il cimitero comunale. L’interesse pubblico prioritario che guida il nostro operato in tema di politiche cimiteriali è tale da sacrificare, pur dispiacendo a qualcuno, il diretto controllo della politica su tali problematiche. Tuttavia ciò che a noi interessa è mettere fine a questa annosa questione e non certo a speculare o a fare clientelismo su un tema così delicato che tocca la dimensione più intima dei cittadini. Da un punto di vista squisitamente politico si tratta pertanto di scelte che possono essere non condivise o opinabili dalla minoranza, ma che si innestano a pieno titolo nell’alveo della legalità normativa, amministrativa e contabile.

Grazie a tutti per la vostra attenzione.

Avv. Alessandro Paglialonga

Assessore alle politiche cimiteriali

Orta Nova, 21 marzo 2017

2 COMMENTI

  1. L’art. 81 del regolamento comunale di polizia mortuaria, prevede la prevendita di loculi a persone ancora in vita esclusivamente nel caso di realizzazione di nuovi loculi.
    Ai fin della concessione di loculi in prevendita è necessario il versamento del 50% del costo del loculo.
    Da ormai cinque mesi nelle casse comunali sono bloccate somme per 208.000 €, sufficienti per costruire 208 loculi.
    Nei giorni scorsi sono stati venduti 132 loculi di nuova costruzione per un totale di 264.000 € (si tratta di somme vincolate da reinvestire nell’ambito cimiteriale).
    Questa maggioranza ha la possibilità di costruire, sin da subito, ben 340 loculi.
    Assessore Paglialonga, cosa state aspettando?
    Come pensate di spendere queste somme?
    Non penserete mica di donarle ai nuovi concessionari?
    O addirittura di restituirle ai cittadini?
    Assessore più fatti e meno parole!

  2. essendo uno di destra e avendovi anche votato mi dispiace molto dirvelo con tutto il rispetto e l’amicizia che mi lega al sindaco. ma state combinando solo casini.. come la questione S.IA ora che è il momento di avere dei profitti volete uscire dal consorzio?? non voglio pensare male .. quindi volendovi bene vi dico che siete degli incapaci… di questo passo potete salutare presto la politica. non è cosa vostra

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