Tra il comune di Orta Nova e la Sia è scontro totale. Lo si evince da quanto è avvenuto durante l’ultima assemblea dei sindaci che fanno parte del Consorzio detentore delle quote dell’azienda in house che gestisce il comparto dei rifiuti per i comuni degli Aro Fg/4 e Bt/3.

Altri tasselli del confusionario mosaico sono stati inseriti durante l’ultimo consiglio comunale della città capofila dei Cinque Reali Siti. In quest’occasione è stato presentato il nuovo Piano Economico Finanziario che ha destato molte perplessità tra gli amministratori ortesi e tra i banchi delle opposizioni. Se da un lato la maggioranza ha chiesto al consiglio di votarlo comunque, da un altro gli stessi hanno presentato ricorso al TAR per ottenere ragguagli sulla quantificazione del corrispettivo di un servizio che è tutt’altro che ottimale (basta farsi un giro per le strade della città).

Mentre il calcolo delle tariffe Tari 2017 subirà delle notevoli impennate, in attesa della scadenza del contratto (fissata per giugno), gli amministratori del comune di Orta Nova hanno dato mandato agli uffici di bandire una gara “esplorativa” per appurare la disponibilità di altre aziende a svolgere il medesimo servizio ad un costo minore ma ad una qualità possibilmente superiore; eventualità questa sempre negata dai vertici della Sia che anzi hanno affermato a più riprese che i servizi elargiti siano stati sottoprezzati nel corso degli anni. Una strategia – quella del nuovo bando – che verosimilmente avrà pochi riscontri e che comunque per il momento sarà utile soltanto ad addurre altre argomentazioni al ricorso presentato al Tribunale Amministrativo. Questo si esprimerà il prossimo 21 aprile, anche su l’analoga istanza presentata dal comune di San Ferdinando, difeso a spada tratta dal sindaco Michele Lamacchia, da tempo in trincea.

Nel frattempo, in consiglio comunale a Cerignola si continua a discutere della sibillina strategia di apertura ai privati sull’impiantistica. Sul banco degli imputati finiscono soprattutto i documenti programmatici e l’ultimo Piano Economico redatto da SIA, a riguardo dei quali le opposizioni affermano che siano stati copiati integralmente dai prospetti presentati da AMIU FoggiaNel corso dell’ultimo consiglio comunale di Cerignola il sindaco e presidente del Consorzio, Franco Metta, ha accettato il guanto di sfida e ha dichiarato che i nemici della SIA in questo momento siano i due sindaci che hanno fatto ricorso al Tar. Ma l’assenza del vicepresidente, Dino Tarantino, all’ultima assemblea consortile dove si è votato il bilancio di previsione di SIA, è stata ben motivata e preceduta da una lettera con la quale il comune di Orta Nova sollecitava gli uffici di Contrada Forcone Cafiero a fornire alcune spiegazioni in merito proprio ad alcune specifiche illogiche inserite nel PEF 2017. Spiegazioni che non sono mai arrivate nella casa municipale di Piazza Pietro Nenni, nonostante i numerosi richiami anche da parte dell’assessore all’ambiente Laura Spinelli.

Tante sono state le criticità sottolineate dal sindaco Dino Tarantino e riportate all’interno di una dettagliata lettera che a distanza di settimane non ha ancora ottenuto alcun riscontro. (ECCO IL LINK PER LEGGERE IL DOCUMENTO INTEGRALE https://www.dropbox.com/s/qpxo1p85huvnpvy/Comunicazione%20consorzio%2018-01-2017.pdf?dl=0)

“I valori economici  indicati risultano notevolmente difformi, per alcune voci, a quanto riportato in un documento similare di programmazione economica inserito nel progetto di ARO, e rispetto al medesimo documento da voi prodotto per l’anno 2016” – scrive il sindaco ortese ai vertici della SIA. Ad esempio, nel piano del 2016 era indicato un costo per lo spazzamento pari a € 120.000, mentre per il 2017 il costo è salito ingiustificatamente a 135.000. Lo stesso è accaduto ai costi di gestione che da € 250.000, sono passati € 818.500 che il comune di Orta Nova dovrà corrispondere in ottemperanza alle richieste della consorziata. Costi di gestione che sono quasi del tutto ascrivibili all’operato dei dipendenti amministrativi di Cerignola e alle spese correnti per il funzionamento del “carrozzone”.  Alla luce di questi dati internamente incongruenti, il sindaco ortese ha chiesto di specificare per ogni voce i supplementi che hanno portato ad un aumento dei costi, una buona prassi che non è mai stata propria dei documenti programmatici di Sia, i quali sono sempre stati improntati a calcoli forfettari.

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