La svolta renziana di Iaia Calvio, ex sindaco di Orta Nova e attuale consigliera di minoranza nel comune dei Reali Siti, è ormai cosa nota, soprattutto all’indomani della sua partecipazione al Lingotto 2017, la convention del renzismo che è servita per far partire la volata in vista delle primarie del Partito Democratico.

I risultati ottenuti al termine della consultazione nella sezione di Corso Umberto I ne sono un’ulteriore conferma. Così come in tutte le altre sedi PD di Capitanata, la scorsa domenica è stata caratterizzata dalla presentazione delle mozioni dei tre candidati alla segretaria nazionale. Anche ad Orta Nova, dove hanno votato 88 tesserati su 104, ha prevalso la linea dell’ex premier che ha ottenuto l’87,5% delle preferenze totali (77 voti). Stecca, invece, la mozione di Emiliano, presentata per l’occasione da Lia Azzarone. Il Governatore della Puglia ottiene soltanto 5 voti, facendo addirittura peggio della mozione Orlando (6 voti), presentata da Marilena De Finis.

A Carapelle, la sezione locale si è espressa grosso modo con le stesse percentuali. Anche qui vince Renzi in virtù dei 29 voti su 41 votanti, mentre restano soltanto le briciole per Emiliano (7 voti) e Orlando (5 voti).

Al termine della consultazione ortese sono stati indicati i tre delegati da inviare alla Convenzione provinciale che a sua volta dovrà determinare la composizione della convenzione nazionale chiamata ad esprimersi il 9 aprile. Da Orta Nova partiranno alla volta di Foggia naturalmente Iaia Calvio, insieme a Michele De Finis e a Licia Ladogana.

Così come hanno sottolineato alcuni militanti del PD ortese, la sezione si sta già mobilitando per cercare di inserire il nome di Iaia Calvio all’interno degli eletti che faranno parte della convenzione nazionale e magari anche di permettere all’avvocatessa di insediarsi nell’assemblea nazionale di nuova composizione.

Ma nel disegno degli equilibri, il pericolo viene dall’esterno. Infatti nella città di Orta Nova si sta organizzando un numeroso comitato “Pro Emiliano” pronto a far valere i propri numeri alle primarie aperte del 30 aprile. Se le previsioni dovessero essere confermate, il nutrito gruppo che nei mesi passati ha provato ad introdursi nel PD ortese (ma poi non è riuscito a far vidimare le tessere online), dovrebbe poter esprimere un consenso verso Emiliano ben più ampio di quello che potranno esprimere i tesserati ortesi verso Renzi.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO