Le Olimpiadi della lingua italiana rappresentano uno strumento utile per incentivare gli alunni a cimentarsi con la grammatica senza annoiarsi. Sono spesso anche gli studenti dei gradi più avanzati ad avere carenze in questa materia di studio che ha conseguenze sulle abilità del parlato e dello scritto. Dal Miur ne sono a conoscenza e così hanno applicato lo stesso paradigma che da anni caratterizza le competizioni per le discipline matematiche per riproporre questo appuntamento di Larino (CB) che chiama a raccolta una rappresentanza di cinque ragazzi da tutte le scuole primarie e secondarie italiane che decidono di aderire. Per la realizzazione delle Olimpiadi della lingua italiana si sono costituiti un Comitato scientifico e un Comitato organizzatore, presieduti rispettivamente dalla professoressa Giuliana Fiorentino e dal Dirigente dell’ Istituto Superiore di Larino, la professoressa Lucia Vitiello.

Le prime fasi eliminatorie si sono svolte negli scorsi mesi e hanno visto la partecipazione di diversi team provenienti dalla Capitanata, i cui giovani studenti si sono confrontanti sulle regole morfologiche, semantiche e lessicali per via telematica tramite i computer installati nelle loro scuole. Alla fase finale, in programma da oggi a Larino, stanno prendendo parte le spedizioni della scuola secondaria di Stornarella, della primaria di Ordona, del II Circolo di Orta Nova e della primaria e secondaria di Carapelle, oltre ad altri istituti di Foggia città. Gli studenti dovranno misurarsi, nelle semifinali di questa competizione di respiro nazionale, all’interno delle categorie preposte, prima di avere accesso alla finale in programma sabato presso l’Istituto superiore molisano.

“Questo tipo di approccio è indispensabile per insegnare le regole grammaticali” – spiega Paola Grillo, referente della squadra della scuola Media di Stornarella. “Per questo motivo rientrano nel nostro Piano Triennale dell’Offerta Formativa che si propone di valorizzare le eccellenze e il merito, seguendo un metodo ludico e competitivo che fa sentire ciascun ragazzo fondamentale ai fini della buona riuscita della propria squadra”. 

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