“Stornara siamo noi” è una rivendicazione forte ma è anche il nome della lista che proverà a strappare lo scettro dalle mani di Rocco Calamita, sindaco uscente e favorito alla rielezione per la prossima tornata di amministrative dell’11 giugno. Non la pensano così però i dodici candidati che fanno riferimento a Michele Mandriani, geometra alla prima esperienza politica, motivatissimo a prendersi la fascia tricolore nel comune dei Reali Siti e a porre fine ad un’egemonia costruitasi sull’organizzazione delle feste di paese, sulla predisposizione di opere pubbliche e di infrastrutture tecnologiche.

Tra le fila della squadra designata da Mandriani c’è anche Matteo Silba, ex sindaco di Stornara dal dente avvelenato, visto che dovette dimettersi dopo due anni di mandato a causa di dissidi interni al consiglio comunale. “Siamo una squadra di persone umili, abituate a guardare al proprio operato invece di criticare quello altrui” – afferma Mandriani, dopo aver presentato tutti i candidati nella sede di Via Ettore Fieramosca. “Eppure al contrario di quanto si possa pensare dall’esterno, nel nostro paese c’è ancora tanto da fare in alcuni ambiti che sono stati completamente ignorati negli ultimi cinque anni”.

FESTE O NON FESTE? Alla figura dell’attuale primo cittadino di Stornara è riconducibile l’annuale organizzazione dello Stornarap, kermesse di musica rap che ogni anno attira tanti giovani amanti del genere nella piccola cittadina dei Reali Siti. Sul palco si avvicendano grandi nomi della musica internazionale ma questo non è bastato ad accontentare tutti i cittadini di Stornara, così come riportano i candidati outsider. “Un’amministrazione che ha fondato il proprio operato soltanto sulle feste di paese è un’amministrazione che deve andare a casa” – afferma Gino Filannino, candidato sindaco nel 2009 ed ex vicesindaco, oggi nella lista di Mandriani. “Le feste di paese si faranno comunque ma cercando di valorizzare le grandi risorse artistiche che abbiamo sul territorio, senza delegare ad imprenditori privati l’organizzazione di tutto. In questo senso, se saremo chiamati ad amministrare la cosa pubblica, resetteremo tutto”. Il tema predominante della campagna elettorale di Mandriani sarà quello delle politiche del lavoro, “per consentire ai giovani di non lasciare la loro terra di origine”. In questo senso, essendo comunque circoscritte nel tempo, le feste non possono garantire la formazione di un indotto stabile con ricadute continuative.

LA PROPOSTA. Secondo Mandriani e i suoi candidati, consapevoli di non avere “la bacchetta magica”, è necessario insistere su altri aspetti. “La prima proposta sarà quella di istituire uno sportello Europa qui a Stornara” – annuncia Pasquale D’assisi, uno dei candidati più giovani in lista. “E’ qualcosa che manca e che effettivamente potrebbe servire per cercare opportunità di impiego o per venire a conoscenza di bandi e progetti”. Propri i bandi europei e regionali sono serviti a Calamita per assicurare ai suoi concittadini un patrimonio di opere pubbliche che prima non c’erano, come il centro polifunzionale, la nuova RSSA, la zona PIP e il cineteatro, “anche se tanti di questi progetti sono stati ereditati dalle amministrazioni precedenti – afferma Filannino – Calamita è stato bravo soltanto ad iniziare i cantieri, in alcuni di questi casi”.

mandrianiPREVISIONI POSITIVE E SITUAZIONI SGRADEVOLI. In virtù di questo programma, ancora in fase di definizione, così come afferma il candidato sindaco neofito della politica, battere Calamita e sovvertire tutte le previsioni che lo danno per favorito è possibile: “secondo una prima stima che abbiamo effettuato, possiamo contare su circa 2000 voti che sarebbero almeno il 55% delle preferenze degli aventi diritto. Noi non ci sentiamo sconfitti in partenza” – afferma Mandriani. “Se gli altri sono così sicuri di vincere dovrebbero spiegarci come mai hanno fatto delle pressioni sui nostri candidati per non farli partecipare alla contesa elettorale. Almeno due persone che avevano dato la loro adesione alla nostra lista, alla fine si sono fatte misteriosamente da parte e questo la dice lunga sul metodo adoperato dai nostri avversari”.

“In questo senso siamo stati molto coraggiosi a candidarci – sottolinea D’Assisi – anche perché, soprattutto in noi giovani, prevale un po’ di sana incoscienza che si mescola alla voglia di cambiare questo paese. In questi anni le risorse sono state distribuite in maniera iniqua, rimpinguando sempre gli stessi portafogli. E’ arrivato il momento di ripartire con maggiore equità e con più attinenza ai temi urgenti della nostra comunità, come ad esempio il settore del sociale, della cultura e dell’ambiente”“Abbiamo la consapevolezza di volerci caricare di grandi responsabilità – conclude Mandriani  – per dimostrare che a Stornara non c’è soltanto un re, ma ci sono anche tanti cittadini con idee chiare e voglia di cambiare”.

LA LISTA E LA SCELTA DEL CANDIDATO. Lo scorso 13 maggio, davanti alla sede di Via Ettore Fieramosca, ha preso ufficialmente il via la campagna elettorale della lista “Stornara siamo noi”. Per l’occasione sono stati presentati anche i dodici candidati che si affiancheranno all’aspirante sindaco Michele Mandriani.  Questi sono: Fedele Alborea, Luigi Candela, Michele Capelluto, Giuseppe Coppola, Pasquale D’Assisi, Grazia Di Benedetto, Maria Alba Dipace, Luigi Filannino, Damiano Giannone, Nicoletta Olga Laquale, Maria Altomare Ricco, Matteo Silba. All’interno della lista sono presenti personalità derivanti da diverse estrazioni sociali e appartenenti anche a diverse correnti politiche. “Siamo una lista civica – afferma Mandriani – e come tale abbiamo candidati che simpatizzano per il PD, per Forza Italia e per il Movimento Cinque Stelle”. La lista può contare su un’età media di 40-45 anni, con candidati di 20 anni che lavoreranno al fianco di esperti della politica, anche ultrasessantacinquenni, che già hanno lasciato la loro traccia sull’albo pretorio del comune stornarese, tra tutti Filannino e Silba. Proprio Matteo Silba, durante la presentazione della lista, ha spiegato il motivo della sua presenza al fianco del geometra stornarese. “Abbiamo iniziato il percorso di formazione di questa nuova lista circa un anno e mezzo fa” – ha sottolineato l’ex sindaco. “Non vi nascondo che già da allora avevamo deciso che sarei dovuto essere io il candidato sindaco per la tornata del 2017, ma poi le mie condizioni di salute mi hanno suggerito di farmi da parte. Siamo stati in minoranza per cinque anni, con un’opposizione non urlata ma attenta. Dobbiamo ripartire da qui per rilanciare le nostre idee e le nostre convinzioni”.

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