Nelle ultime ore è pervenuta in redazione la denuncia della sezione carapellese dell’Associazione Nazionale Combattenti. Il presidente della stessa, Antonio Tarantino, con un comunicato stampa ha accusato il sindaco Remo Capuozzo di aver chiuso la sede attigua alla chiesa della BVM del Rosario e di averla destinata alla parrocchia per uso guardaroba e bar, soltanto come ripicca per il mancato sostegno alla scorsa tornata elettorale (LEGGI QUI IL COMUNICATO PRECEDENTE https://ilmegafono.eu/2017/06/13/carapelle-un-guardaroba-un-bar-al-posto-dellassociazione-dei-combattenti/). Il sindaco, dopo aver appreso i rancori dei simpatizzanti che solitamente si ritrovano nella sede contesa, ha risposto con una nota, minacciando querele. Riportiamo integralmente le parole del primo cittadino: 

“Meno male si parla di simpatizzanti (o presunti tali) e non di ex combattenti (attualmente a Carapelle di ex combattenti c’è un ultracentenario ed un altro nonnino che si avvicina a quella età) verso i quali va tutto il mio rispetto. Da tanti anni quella sede veniva utilizzata dai più disparati avventori, a mo di cantina, per giocare a carte a spese di tutti i cittadini che pagavano le varie utenze” – afferma Remo Capuozzo.

“Si è pensato di darla alla Parrocchia per un miglior uso. Tra l’altro l’Associazione non è stata sfrattata. L’Amministrazione Comunale ha deciso soltanto di trasferire la sua sede in un locale ad appena 10 metri distante dall’altro dove è ubicato un circolo per anziani per il quale l’Amministrazione si fa carico dei relativi costi (fitto, utenze e pulizia).

Sicuramente il comunicato non è opera dei due simpatici nonnini (c’è stima reciproca di vecchia data, tant’è che quest’anno abbiamo celebrato in pompa magna nella sala consiliare il centenario dell’ex combattente Sig. Izzi) ma di altri. Tra l’altro la foto pubblicata è emblematica, si vede bene l’uso che si faceva di quel locale (luci accese di giorno all’interno del locale) e chi lo frequentava. Poi ci lamentiamo del detto “pantalone paga…”. Mah!!!”

Nota a firma di Remo Capuozzo

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