Lo scorso 28 giugno, in Piazza Umberto I, a Stornarella si è tenuto un convegno dal titolo “E’ possibile creare una comunità agro-energetica autonoma nel comune di Stornarella?”. Questa è stata anche la domanda che gli esperti relatori intervenuti durante la serata hanno posto ai cittadini, agli amministratori e ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste presenti, al fine di spiegare il settore scientifico ed eventualmente sondare il terreno verso la realizzazione di una centrale a biomasse proprio nel comune dei Cinque Reali Siti.

BIOMASSE E PIROLISI. Si tratta di una tecnologia che ricava energia elettrica (gas nel caso della pirolisi) da materiali organici di scarto agricolo, industriale e urbano. Al momento l’Italia, soprattutto per l’impatto negativo della proposta sull’opinione pubblica, non tiene il passo degli altri paesi dell’Unione Europea. Secondo i dati del 2008 l’Italia produce solo 1.555 MW da Biomasse, rispetto ai 3800 MW della Germania, ai 3900 MW della Spagna e i 3900 MW del Regno Unito. Una forma di energia rinnovabile che, a differenza dell’eolico e del fotovoltaico, non ha ancora conosciuto uno sviluppo notevole nelle aree dell’Italia meridionale, nonostante sia considerata più efficiente di quest’ultime modalità.

I RELATORI. Durante il dibattito sono intervenuti il professor Maurizio Prosperi e la professoressa Mariarosaria Lombardi, entrambi ricercatori dell’Università di Foggia e componenti del gruppo di ricerca Star Agro Energy. Quest’ultimo, di recente, ha voluto sintetizzare le conoscenze capitalizzate negli ultimi quattro anni mettendole a disposizione di un Master Interdipartimentale di I° livello dal titolo “Progettazione e gestione dei sistemi agro-energetici a biomasse (Pro.Ge.S.A.Bi.) attivato all’interno dell’Università degli studi di Foggia. L’obiettivo è quello di provare a creare una nuova generazione di manager pubblici, imprenditori, tecnici, consulenti e ricercatori in grado di interpretare e gestire la complessità del nuovo sistema bioeconomico in via di progressiva affermazione, nel rigoroso rispetto dei criteri di sostenibilità.

Al dibattito, oltre agli amministratori del comune stornarellese, nella persona del sindaco Massimo Colia e della delegata alle politiche agricole, Anna Maria Magaldi, erano presenti anche alcuni portavoce della locale Associazione ambientalista l’Airone, i quali, subito dopo l’incontro hanno diramato un lungo comunicato con il quale si sono opposti totalmente all’eventualità della costruzione di una mini centrale a biomasse nel territorio comunale.

“Il nostro paese – spiegano da L’Airone – ha una quantità irrilevante di materia prima per poter garantire il funzionamento di una centrale a biomassa anche di piccole dimensioni. In Europa questi impianti vengono mantenuti in vita bruciando rifiuti per ammortizzare i costi e gli investimenti fatti in passato. Inoltre – aggiungono come seconda motivazione – l’economicità di un impianto del genere è giustificata dal basso costo della materia prima, che quindi verrà importata dai paesi poveri (altamente inquinati) a discapito dell’agricoltura locale.  Secondo il DM del 06 luglio 2012 le centrali possono bruciare anche materiale inquinante derivante dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani. L’inquinamento avrà una ricaduta sulla nostra salute e sui terreni agricoli. Nessuno più acquisterebbe i prodotti locali, in quanto inquinati. Infine – concludono – il passo nel trasformare tale centrale a biomassa in un inceneritore vero e proprio è breve in quanto economicamente molto più conveniente”.

LA RISPOSTA DEL SINDACO. Queste sono le motivazioni che hanno portato ad un totale rigetto dell’eventualità paventata, al punto che, dopo le critiche piovutegli addosso per aver concesso il patrocinio all’iniziativa, il sindaco di Stornarella, Massimo Colia ha dovuto chiarire alcuni passaggi in risposta all’associazione ambientalista. “Abbiamo organizzato un incontro su proposta di un nostro concittadino studente universitario alla facoltà di agraria di Foggia” – afferma il sindaco sulla sua pagina Facebook. “Da lì a voler far passare gli amministratori come persone che non ci tengono al proprio paese o all’ambiente che ci circonda la strada è molto lunga. Non stiamo proponendo costruzioni di impianti di alcun tipo, ma abbiamo semplicemente inteso accogliere la proposta di un nostro concittadino per un incontro informativo su un tema specifico. Quella di oggi sarà pure una opportunità per noi e per i premi Nobel della tastiera per ampliare nostro bagaglio di conoscenze”.

NODO PATROCINIO. “Si spera che l’attuale Amministrazione Comunale non si faccia abbagliare e corrompere – rispondono da L’Airone – un dibattito di tale importanza aveva la necessità di essere organizzato con un contraddittorio e alla presenza di esperti (chimici, ingegneri, ed esperti del settore) e non solo con due economisti che hanno voluto allettare la comunità con illusioni economiche. Inoltre, far compilare un sondaggio ai pochi presenti per captare la volontà della comunità all’installazione di una centrale a biomassa (o pseudo tale) senza informare la gente sugli aspetti negativi della stessa è stata una mossa meschina. Vogliamo, inoltre, ricordare all’Amministrazione Comunale il valore del patrocinio. Il patrocinio – concludono gli attivisti – rappresenta una forma importante di riconoscimento mediante il quale l’Amministrazione esprime la sua simbolica adesione ad un’iniziativa di carattere ed importanza per la città ed il suo territorio, ritenuta meritevole di apprezzamento per le sue finalità. Altrimenti si concede solo la piazza”.

melilloPARLA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE. “Dopo che abbiamo ricevuto l’invito dall’Università di Foggia, su proposta del nostro concittadino Gaetano Fiorilli, ho subito manifestato le mie perplessità a fronte del tema da trattare”. Si è espresso in questi termini l’assessore all’ambiente del comune di Stornarella, Angelo Melillo, grande assente al convegno tenutosi in piazza lo scorso 28 giugno. “Personalmente sono contrario a qualsiasi ritorno energetico ed economico proveniente dalla combustione di materiali, qualsiasi essi siano. Il dibattito è stato permesso dall’amministrazione comunale solo per dare la possibilità agli esperti di presentare i loro studi, senza che questi siano dirimenti sulle scelte che faremo per la nostra comunità”. Durante il dibattito è stato spiegato che la centrale a biomasse che potenzialmente potrebbe essere installata in una comunità di Stornarella, potrebbe avere un regime di produzione di 1 MW e considerando il basso potere calorifico delle sostanze organiche utilizzate, dovrebbe giungere una grande quantità di materia. E’ stato spiegato che, per superare questo ostacolo, potrebbero essere installate delle centrali anche di wattaggio inferiore. Tutto questo però non convince Melillo che con il suo assessorato sta vagliando già strade alternative, per quanto riguarda i rifiuti organici che secondo una recente legge possono finire all’interno delle centrali a biomasse. “Abbiamo richiesto alla Regione Puglia un finanziamento di €300.000 per ottenere dell’impianti per il compostaggio anaerobico. Questa è la strada che vogliamo percorrere per utilizzare in maniera virtuosa il conferimento dell’umido. Questo fa capire che la nostra amministrazione – conclude – non abbia la minima intenzione di vagliare la strada della centrale a biomasse. Abbiamo soltanto consentito agli esperti di esprimersi e dire la loro”. Poi un passaggio sul patrocinio concesso. “E’ stata soltanto una questione grafica, ma non una cosa formale. Abbiamo soltanto inserito il logo sulla locandina in quanto il convegno si è tenuto a Stornarella, ma non abbiamo concesso alcun patrocinio”.

 

 

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO