Negli scorsi giorni è diventata di dominio pubblico una missiva che il vescovo della Diocesi  Cerignola – Ascoli Satriano, Monsignor Luigi Renna, aveva fatto recapitare ai sacerdoti delle parrocchie del territorio diocesano. Secondo le indiscrezioni di stampa il pastore della Diocesi avrebbe indirizzato dei rimproveri ai sacerdoti per il “dispiacere di avere visto pochi gesti di riconciliazione e molti di provocazione, di aver osservato pigrizia in alcuni impegni e non amore al sacrificio”.

A far saltare i nervi al Vescovo sarebbe stata la mancata partecipazione alla cena che Don Tonino Mottola (parroco di San Rocco a Stornara) avrebbe offerto ai suoi colleghi per celebrare la nomina a vicario generale della Diocesi. E poi ci sarebbero altre questioni aperte come la gestione economica delle parrocchie e la mancata ammissione ai sacramenti secondo la discrezione dei singoli parroci.

Il Vescovo però ha tenuto a sottolineare che i toni della letterea siano stati travisati nelle ricostruzioni, tant’é che lo stesso Renna avrebbe voluto rivolgersi ai parroci con un tono da buon padre di famiglia piuttosto che con rabbia e toni di rimprovero. Sul sito della Diocesi il Vescovo è intervenuto parlando di un “gesto di scarso rispetto della privacy”, riferendosi a chi, in qualche modo, ha fatto circolare la missiva che era diretta esclusivamente ai parroci.

“Non voglio sospettare di nessuno, ma solo aiutare a riflettere che dovremmo essere impegnati a dare esempio di comunione e non cercare in tutti i modi di offrire controtestimonianza” – scrive Renna. “Non è bello neppure il commento di tanti fedeli, pronti sempre a scagliare pietre contro i loro presbiteri […] Prego il Signore che un maggiore senso di responsabilità maturi nella nostra comunità e a livello civile; non sono l’unico vescovo che scrive ai presbiteri ricordando i loro doveri, ma perché solo nella nostra terra si agisce con così scarso senso di privacy?”

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